Dionisio

Presto identificato col latino Bacco, fu venerato,
originariamente, sotto la forma d'un albero di edera. Successivamente,
esso fu raffigurato in un giovane dalla florida barba, coronando di le
edera e di pampini, al quale. poi, si aggiunsero una pelle di lince o
di leopardo.

Gettata sulle spalle, e gioielli femminili, fra la chioma fluente e
prolissa. I suoi simboli erano la tazza e il tirso. e gli alberi che
gli erano consacrati, oltre alla vite e all'edera, erano il fico e la
quercia. Il culto di Diòniso si mescolò, col tempo, con quello di
Demetra, divinità della vegetazione, e con quello di Apollo, per la
comune prerogativa della divinazione e dell'ispirazione poetica. I
Romani lo onoravano sotto il duplice nome di Bacco e di Libero.

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