Discordia

Divinità minore. associata al culto di Marte, la
quale sarebbe stata, da Giove, scacciata dall'Olimpo, perché seminava
zizzania fra i suoi divini abitatori.

Per vendicarsi di questo esilio ben meritato e dell'altro insulto
fattole non invitandola alle nozze di Pelèo e Teti, essa vi intervenne
lo stesso e, per gettare lo scompiglio tra le divine invitate, lanciò
fra loro il pomo aureo. con su scritto: – alla più bella! – il quale
subito scatenò fra loro una tumultuosa contesa pel possesso del frutto
meraviglioso e, più ancora, pel riconoscimento che esso avrebbe
comportato.
Tutte le dee avrebbero voluto appropriarselo; ma, alfine,
la gara si restrinse fra le tre più potenti e importanti di esse, e
cioè Giunone, Minerva e Venere che invocarono da Giove un arbitro.
Il
padre degli Dei, che conosceva assai bene la suscettibilità femminile,
per non suscitare un vespaio di recriminazioni, affidò questa
pericolosa… gatta da pelare al giudizio del pastore Paride, figlio di
Priamo, come a quello che aveva più competenza in materia: e dinanzi a
Paride comparvero, un po' trepidanti, le tre dee, cercando ciascuna di
guadagnarsene il favore con le più allettanti promesse Giunone
l'avrebbe colmato di ricchezze.
Minerva gli avrebbe fatto dono della
sapienza e della virtù; Venere infine gli avrebbe conciliato l'amore
della più bella donna del mondo: e Cosi il pomo della discordia toccò a
Venere, la quale, aiutando Paride a rapire Elena argiva, assecondava
inconsapevolmente la torbida intenzione della Discordia, col preparare
cosi la decennale guerra di Troia. La temibile dea era rappresentata
sempre col corteggio dei suoi formidabili figli, lo Spavento e il
Terrore i quali, nelle battaglie, eccitavano gli eserciti alla crudeltà
ed alla strage.

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