In un boschetto trovai pastorella (Guido Cavalcanti)

In un boschetto trovai pastorella:

più che la stella bella al mio parere.

Con la sua verghetta pasturava agnelli;

e, scalza, di rugiada era bagnata.

Cantava come fosse innamorata,

era adornata di tutto piacere.

D'amor la salutai immantinente,

e domandai s'avesse compagnia;

ed ella mi rispose dolcemente

che sola sola per lo bosco ga

e disse: "Sappi, quando l'augel pia,

allor disa il mio cor drudo avere".

Poi mi disse di sua condizione,

e per lo bosco augelli audo cantare;

fra me stesso dicea: "Or stagione

di questa pastorella gi pigliare".

Mercè le chiesi sol che di baciare

e d'abbracciare le fosse in volere.

Per man mi prese d'amorosa voglia

e disse che donato m'avea il core;

menommi sotto una freschetta foglia,

l dove io vidi fior d'ogni colore,

e tanto vi sento gioia e dolzore

che 'l dio d'amore parvemi vedere.

Guido Cavalcanti (1259-1300)

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