La gazzella selvaggia (George Gordon Byron)

La gazzella selvaggia può ancora saltare

Gioiosa sui colli di Giuda,

Bere ai freschi ruscelli che sgorgano

Sul sacro suolo: con passo

Leggero e con occhio splendente

Vi guizza con slancio indomabile accanto.

Là Giuda ha visto un passo
Non meno agile, un occhio più lucente,
E in quei luoghi rimasti senza gioia
Abitanti più belli. Sul Libano
Ondeggiano i cedri, ma le nobili
Figlie di Giuda non vi sono più.

Più felice la palma che ombreggia quei piani
Della stirpe dispersa d'Israele:
Dove ha messo radici là rimane
In grazia solitaria;
Non può lasciare il luogo dove è nata,
Su una terra diversa non vivrebbe.

Ma noi dobbiamo vagare inaridendo
Per morire in altre contrade
E dove sono le ceneri dei padri
Le nostre non potranno mai posare:
Del nostro tempio non rimane pietra,
Siede lo Scherno sul trono di Salem.

George Gordon Byron

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