Lei era e non era (Mario Luzi)

Lei era e non era

verità – ne soffriva

il trito carme, del quale era regina, ne soffriva

l'uomo che lo scriveva sempre, perpetuamente.

Questo ora sa

E ne brucia di vergogna.

Ed ecco all'improvviso si sente

Oltrepassata da sé,

remota, eppure cima

d'un muto desiderio

senza fine, termine,

ancora, d'una silenziosa caccia.

C'è, oscuro, chi desidera

in quella dura astralità

raggiungerla,

una mente

umana – lo avverte –

attacca quella distanza

e lei, cerva, vorrebbe

tra sé e quella mente avida

tutto quell'azzurro accrescere,

tutta quella solitudine

e, sì, pazza, vorrebbe, anche…

che cosa? Con tutto ricongiungersi,

tutto definitivamente essere.


Mario Luzi
(1914 – 2005)

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