S'i' sto doglioso, ignun si maravigli,
poiché sì vuol chi può quel che le piace.
Non so quando aver debba omai più pace
l'alma ismarrita infra tanti perigli.
Misero me! A che convien s'appigli
mia vana speme, debile e fallace?
Né rincrescer mi può chi ciò mi face.
Amor, che fai? Perché non mi consigli?
Ben fora tempo ad avanzar tuo corso,
che la stanca virtù ognor vien meno,
né molto d'amendue già mi confido.
Ma s'ancora a pietà s'allarga il freno,
tengo ch'assai per tempo fia il soccorso.
Se non, tosto udirai l'ultimo istrido
Leon Battista Alberti (1404-1472)