Seno (Giovan Battista Marino)

Da duo candidi margini diviso
apre quel sen, ch'ogni altro seno aborre,
con angusto canal, che latte corre,
una via che conduce in paradiso.

Non osa alcun, che non rimanga ucciso,
in quel fonte vital le labbra porre,
ché quinci e quindi alabastrina torre
guarda in duo vivi scogli Amore assiso,

e, volando talor spedito e lieve

su quell'alpi d'avorio, aventa e scocca

strali di foco involti entro la neve;

onde, mentr'ivi a un punto ed arde e fiocca,

con amara dolcezza insieme beve

assenzio il core e nettare la bocca.


Giovan Battista Marino
(1569-1625)

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