O gioventù mia abbandonata
Come una ghirlanda appassita
Ecco che avanza la stagione
Degli sdegni e del sospetto
Il paesaggio è fatto di tele
Scorre un falso fiume di sangue
Sotto un albero fiorito di stelle
Un clown è l'unico passante
Un freddo raggio di pulviscolo gioca
Sugli scenari e sulle tue guance
Un colpo di pistola un grido
Nell'ombra un ritratto ha sorriso
Il vetro della cornice s'è spezzato
Un'aria che non si può definire
Esita tra suono e pensiero
Tra ricordo e avvenire
O giovinezza mia abbandonata
Come una ghirlanda appassita
Ecco che avanza ormai la stagione
Dei rimpianti e della ragione.
Guillaume Apollinaire (1880-1918)