Sulla soglia del caffè (Constantinos Kavafis)

Accanto, dissero qualcosa: attento
mi rivolsi alla soglia del caffè.
E vidi, allora, lo stupendo corpo,
dove di sé faceva maggior prova Amore:
vi plasmava gioioso acconce membra,
innalzava, scolpita, la persona,
con emozione vi plasmava il viso,
del suo tatto lasciando come un arcano senso
sulla fronte, sugli occhi, sulla bocca.

Constantinos Kavafis (1863-1933)

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