Le Mura di Ferrara sono tra le
più imponenti d' Italia e tra le più suggestive per la
loro struttura. In questa terza partesi proseguirà l'analisi
delll'intervento di restaturo operato negli anni passati atto al recupero e
alla valorazizzazione di questa imponente opera storica e
architettonica della bella città Romagnola.
IL MANUALE DEL RESTAURO
tecnico-progettuale in cui sono state catalogate con sistematicità le
differenti situazioni di degrado, rilevate e raccolte per aree omogenee
e le corrispondenti azioni di intervento.
Tale manuale tende ad uniformare la strumentazione tecnica degli
interventi di restauro e a consolidare una procedura di intervento con
garanzie di scientificità e di completezza, applicata alle sei diverse
condizioni-base del manufatto più avanti descritte.
Esso consiste in una serie coordinata di prescrizioni, ordinate secondo quattro sezioni principali.
1° Gruppo: rilievo dello stato di fatto
- Riprese aerofotogrammetriche – scala 1:1000
- Rilievi fotogrammetrici e fotografici – scala 1:50
- Rilievi ortografici raddrizzati e ricostruzione fotografica – scala 1:50
- Fotomosaico; rilievo ortografico raddrizzato – scala 1:25
Figura 17: Schema del rilievo critico
2° Gruppo: rilievo critico
in conoscenza critica, al fine di mettere in evidenza le trasformazioni
subite nel tempo.
L'apparato tecnico delle mura è stato suddiviso in sei settori
tenendo conto di vari elementi come, la datazione, la tipologia
difensiva, il tipo di trasformazione subita, allo scopo di organizzare
i diversi tipi di interventi.
- Muratura in elevazione a sviluppo rettilineo comprendente i Baluardi;
- Muratura in elevazione a sviluppo curvilineo comprendente i Torroni e i Bastioni;
- Cortina interrata al piede della muratura in elevazione;
- Parti terminali della muratura;
- Particolari descrittivi e decorativi;
- Lesioni e fratture.
ripartizione dell'apparato murario in "Aree omogenee". Questa
ripartizione è stata realizzata attraverso i rilievi compiuti,
valutando lo stato di fatto dell'apparato: stato di conservazione, di
degrado e di tessitura muraria degli elementi costruttivi e decorativi.
A loro volta le "Aree omogenee" sono state classificate in
"Tipologie di analisi" attraverso l'utilizzo di un apposito codice di
riferimento.
3° Gruppo: rilievo critico
individuate dal rilievo critico attraverso: La definizione di quattro
categorie generali con la descrizione dei tipi di intervento e
l'indicazione delle relative tecniche così raggruppate:
- Pulitura
- Consolidamento
- Restauro
- Protezione
- La sequenza dei profili dello stato di fatto per la ricerca dei profili guida per il restauro;
- La esemplificazione progettuale.
Categorie generali di intervento
Pulitura (Programma di interventi volti alla eliminazione di tutti gli elementi incongrui o dannosi della cortina muraria):
- Eliminazione di radici, arbusti ed alberi che si sono sviluppati sulla struttura muraria;
- Eliminazione delle erbe infestanti con applicazione di biocidi e/o diserbanti;
- Pulitura meccanica con spatole di plastica, nylon o saggina.
{mosimage}
Figura 19: Ricucitura delle lesioni dei contrafforti
Consolidamento (Programma di interventi volti al recupero statico della struttura muraria):
immissioni di materiale legante attraverso iniezioni incrociate di
resine epossidiche e micropali, per fratture e lesioni;
Consolidamento dei giunti con resine e malte tradizionali o epossidiche, con stuccatura e finitura;
- Consolidamento con elementi metallici (lame d'acciaio, catene, fasce di contenimento);
- Consolidamento delle murature che contengono terreni con strutture trasversali portanti;
- Consolidamento delle fondazioni con colonne di terreno consolidato;
- Consolidamento di archi in cotto mediante cunei in legno sigillati, o iniezioni di micropali.
Restauro (Programma di interventi volti al recupero della struttura muraria):
quo" (geometria e tessitura attuale) con limitate operazioni di
legatura accompagnate da leggeri interventi di "scuci e cuci";
Ricostruzione. Riproposizione su limitate porsioni della cortina
muraria del disegno originario attraverso operazioni di "scuci e cuci"
con recupero dei mattoni in sito;
Ripristino. Riproposizione con mattoni di recupero delle parti
mancanti della struttura muraria sulla base di quote e profili
originali attraverso la ricostituzione della cortina muraria,
riempimento di conglomerato legante e consolidamento delle parti più
profonde;
Ricomposizione. Rifacimento, sulla base della geometria
complessiva attuale (valutata attraverso il fotogrammetrico), di
consistenti parti di muratura in gravissime condizioni di degrado e
statiche, con lo stesso materiale recuperato fino a suo esaurimento;
Integrazione. Rifacimento di parti della struttura muraria che
costituiscono punti di snodo o punti singolari della cinta muraria
secondo il disegno del profilo geometrico originario con mattoni nuovi
delle stesse dimensioni e impasto di quelli in sito;
Reintegrazione. Ricostituzione secondo il disegno originario
della tessitura muraria ottenuta con la demolizione di murature recenti
non congruenti con la struttura muraria preesistente.
Liberazione. Eliminazioni di parti murarie aggiunte e incongrue
rispetto la struttura originaria documentata e rispetto la storia del
manufatto;
Recupero spazi interni. Restauro degli spazi interni con finalità
formali e funzionali di recupero e ricostituzione degli elementi
architettonici.
Figura 20: Realizzazione del restauro
{mosimage}
Figura 21: Risultato del Restauro
Protezione (Programma di interventi volti al mantenimento della struttura muraria):
- Applicazione di resine idrorepellenti siliconiche;
- Recisione di radici di alberi o arbusti cresciuti a ridosso delle mura;
- Strato superficiale di finitura delle parti terminali di colmo delle murature.