Cantate Diana, tenere fanciulle,
e voi, ragazzi, Apollo a chiome sciolte
e Latona, passione
dell'altissimo Giove.
La dea, fanciulle, che venera i fiumi
e il gelido Àlgido, l'Erimanto
oscuro, il verde Crago
dove sorgono i boschi;
e voi, ragazzi, con uguali lodi
vantate Tempe e Delo, dove nacque
Apollo, che sull'omero
porta faretra e lira.
Alle preghiere, proteggendo il popolo
e Cesare, rovescerà la guerra
e la fame, la peste
su britanni e persiani.
Orazio – Odi