Ha riscontro nella latina Minerva, ed è la
bellissima figlia di Giove, balzata in armi fuori dalla dolorante testa
del sovrano dell' Olimpo e di tutti gli dei.
bellissima figlia di Giove, balzata in armi fuori dalla dolorante testa
del sovrano dell' Olimpo e di tutti gli dei.
{mosimage}Alla nascita, cosi insolita, di Atena,
tutta la natura sussultò: ed ella, armata di tutto punto, con elmo,
asta, scudo e l'egida, si presentò, già adulta, al padre, pronta a
mostrargli come fosse disposta ad aiutarlo, sia con le armi, sia con la
saggezza, sue doti sovrane. E, tanto per cominciare, lo aiutò
valorosamente nella lotta contro i Titani, dal nome d'uno dei quali,
dopo averlo atterrato, prese il suo secondo nome di Pallade.
Pur col suo assetto guerriero, Atena era soprattutto la dea della
sapienza, della vita tranquilla e operosa, la protettrice
dell'intelligenza e di tutte le arti, tanto quella del filare, tessere,
ricamare, quanto quella del comporre in poesia e del fare la guerra.
Quando Cècrope, fondata Atene, era incerto sul nome da assegnare alla
città, Atena e Posidone pretesero d'imporle ciascuno il proprio, finché
la controversi, sottoposta al giudizio dei Numi, fu composta da una
loro sentenza, secondo la quale avrebbe dato il proprio nome alla città
chi dei due contendenti, fosse riuscito ad offrire all'umanità il dono
più utile. Poseidone, con un colpo del suo tridente, fece balzare su
dalla terra un cavallo, mentre Atena una pianta d'ulivo carica delle
sue bacche: ed a lei fu concesso, cosi, senza alcun contrasto, di dare
alla nuova città il proprio nome.
A Pallade Atena, molto suscettibile alle offese fattele dai mortali, la
leggenda attribuisce la metamorfosi di Aràcoe in ragno; quella di
Corònide, figlia di Coronèo re della Focide, in cornacchia, quella di
Nitdmene in gufo, a punirla del suo incestuoso amore del padre. Assai
diffuso fu, nell'antichità, il culto per una dea cosl importante come
Pallade che ebbe, però, il suo più famoso tempio nel Partenone, opera
meravigliosa d'arte, conservàtaci solo in piccola parte, e adorna di
bassorilievi attribuiti al grandissimo scultore. Nel mito italico,
Pallade Atena diventa Minerva, ch'è quanto dire la dea della mente,
dell'intelligenza sopra tutto: gli attributi guerrieri le furono dati
solo molto: più tardi, e per semplice imitazione, dal modello greco.
tutta la natura sussultò: ed ella, armata di tutto punto, con elmo,
asta, scudo e l'egida, si presentò, già adulta, al padre, pronta a
mostrargli come fosse disposta ad aiutarlo, sia con le armi, sia con la
saggezza, sue doti sovrane. E, tanto per cominciare, lo aiutò
valorosamente nella lotta contro i Titani, dal nome d'uno dei quali,
dopo averlo atterrato, prese il suo secondo nome di Pallade.
Pur col suo assetto guerriero, Atena era soprattutto la dea della
sapienza, della vita tranquilla e operosa, la protettrice
dell'intelligenza e di tutte le arti, tanto quella del filare, tessere,
ricamare, quanto quella del comporre in poesia e del fare la guerra.
Quando Cècrope, fondata Atene, era incerto sul nome da assegnare alla
città, Atena e Posidone pretesero d'imporle ciascuno il proprio, finché
la controversi, sottoposta al giudizio dei Numi, fu composta da una
loro sentenza, secondo la quale avrebbe dato il proprio nome alla città
chi dei due contendenti, fosse riuscito ad offrire all'umanità il dono
più utile. Poseidone, con un colpo del suo tridente, fece balzare su
dalla terra un cavallo, mentre Atena una pianta d'ulivo carica delle
sue bacche: ed a lei fu concesso, cosi, senza alcun contrasto, di dare
alla nuova città il proprio nome.
A Pallade Atena, molto suscettibile alle offese fattele dai mortali, la
leggenda attribuisce la metamorfosi di Aràcoe in ragno; quella di
Corònide, figlia di Coronèo re della Focide, in cornacchia, quella di
Nitdmene in gufo, a punirla del suo incestuoso amore del padre. Assai
diffuso fu, nell'antichità, il culto per una dea cosl importante come
Pallade che ebbe, però, il suo più famoso tempio nel Partenone, opera
meravigliosa d'arte, conservàtaci solo in piccola parte, e adorna di
bassorilievi attribuiti al grandissimo scultore. Nel mito italico,
Pallade Atena diventa Minerva, ch'è quanto dire la dea della mente,
dell'intelligenza sopra tutto: gli attributi guerrieri le furono dati
solo molto: più tardi, e per semplice imitazione, dal modello greco.