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Amor (Giovanni Della Casa)

Amor, per lo tuo calle a morte vassi,
e 'n breve tempo uccide il tuo tormento,
sì com'io provo; e non per consento,
nè so per altra via mover i passi.

Anzi, perch 'l desio vole e trapassi
più veloce al suo mal che strale o vento,
spesso del suo tardar mi lagno e pento,
sospingendo pur oltre i pensier lassi:

tal che, s'i' non m'inganno, un picciol varco
lunge il fin de la mia vita amara;
e nel tuo regno il pi posi pur dianzi.

Poco da viver pi credo m'avanzi,
nè di donarlo a te tutto son parco:
tal costume, signor, teco s'impara.

Giovanni Della Casa (1503-1556)

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Il mio occhio s’ fatto pittore (William Shakespeare)

Il mio occhio s' fatto pittore ed ha tracciato
L'immagine tua bella sul quadro del mio cuore;
il mio corpo cornice in cui racchiusa,
Prospettica, eccellente arte pittorica,

Chè attraverso il pittore devi vederne l'arte
Per trovar dove sia la tua autentica immagine dipinta,
Custodita nella bottega del mio seno,
Che ha gli occhi tuoi per vetri alle finestre.

Vedi ora come gli occhi si aiutino a vicenda:
I miei hanno tracciato la tua figura e i tuoi
Son finestre al mio seno, per cui il Sole

Gode affacciarsi ad ammirare te.
Per all'arte dell'occhio manca la miglior grazia:
Ritrae quello che vede, ma non conosce il cuore

William Shakespeare
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Da All’Amica risanata (Ugo Foscolo)

Qual dagli antri marini
l'astro pi caro a Venere
co' rugiadosi crini
fra le fuggenti tenebre
appare, e il suo viaggio
orna col lume dell'eterno raggio,

sorgon così tue dive
membra dall'egro talamo
e in te beltà rivive,
l'aurea beltade ond'ebbero
ristoro unico a'mali
le nate a vaneggiar menti mortali.

Fiorir sul caro viso
veggo la rosa, tornano
i grandi occhi al sorriso
insidiano; e vegliano
per te in novelli pianti
trepide madri, e sospettose amanti.

Ugo Foscolo
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Il tempo perso (Jacques Prévert)

Sulla porta dell'officina
d'improvviso si ferma l'operaio
la bella giornata l'ha tirato per la giacca
e non appena volta lo sguardo
per osservare il sole
tutto rosso tutto tondo
sorridente nel suo cielo di piombo
fa l'occhiolino
familiarmente
Dimmi dunque compagno Sole
davvero non ti sembra
che sia un po' da coglione
regalare una giornata come questa
ad un padrone?

Jacques Prévert

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Sabbie mobili (Jacques Prévert)

Demoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano già si e ritirato il mare
E tu
Come alga dolcemente accarezzata dal vento
Nella sabbia del tuo letto ti agiti sognando
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano già si e ritirato il mare
Ma nei tuoi occhi socchiusi
Due piccole onde son rimaste
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Due piccole onde per annegarmi

Jacques Prévert

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Kant

 
Il sistema filosofico del fondatore della cosiddetta filosofia classica tedesca si formò mentre si stava preparando la grande rivoluzione borghese che ebbe luogo in Francia tra il 1789 e il 1795 . In Francia la borghesia in ascesa si muoveva in nome di robusti interessi economici e politici, verso una rivoluzione concreta. Al tempo di Kant, negli stati territoriali tedeschi non c’era invece alcuna possibilità di realizzare nei fatti l’ideale rivoluzionario borghese.

Kant visse dal 1724 al 1804. Durante questo periodo il Regno di Prussia condusse numerose guerre, che il più delle volte esso stesso aveva provocato e iniziato, come nel caso della guerra per la Slesia e della guerra dei sette anni. Nel 1789 la Prussia possedeva l’esercito permanente più forte d’Europa.

Kant

 

 
 

A partire dal 1789 gli animi furono eccitati dagli avvenimenti della Rivoluzione francese. Kant mostrò per essi un vivo interesse. Non solo: in parecchi dei suoi scritti egli divulgò le istanze progressiste dei rivoluzionari francesi. Negli ultimi anni della sua vita Kant fu testimone delle guerre di intervento che le grandi potenze assolutistiche europee condussero contro la Francia rivoluzionaria, e a cui la Prussia in un primo tempo partecipò. Lo scritto di Kant "Per la pace perpetua" del 1795 è una violenta protesta contro queste e contro tutte le altre guerre dell’assolutismo.

 

Solo in poche città più grandi si sviluppò una borghesia di un qualche peso, che fece proprie le idee dell’illuminismo francese. Nello stato del Brandeburgo-Prussia di quel periodo, Koenisberg era una di quelle poche città in cui la borghesia aveva raggiunto una certa importanza. In questa città anseatica il traffico commerciale era rilevante e vi approdavano molte navi straniere. Molti commercianti inglesi e olandesi avevano succursali a Koenisberg e portavano dalle loro nazioni di origine un notevole impulso all’accendersi di una coscienza di classe borghese. I commercianti inglesi Green e Motherby, che risiedevano a Koenisberg, furono tra i migliori e più fedeli amici di Kant.

 

Lo stesso Kant, nella sua opera intitolata "Antropologia dal punto di vista pragmatico", ha richiamato l’attenzione sulla posizione di Koenisberg, particolarmente favorevole per lo sviluppo della vita intellettuale.

Note biografiche

KantNasce nel 1724 a Koenisberg. Decisiva per la sua vita, anche di pensiero, fu l’educazione religiosa ricevuta dai genitori, specialmente dalla madre, che seguiva il più rigoroso pietismo. Il pietismo voleva ricondurre il protestantesimo, fuori dall’aridità delle costruzioni scolastiche, a un rinnovamento della spiritualità cristiana, incentrando questa nel problema morale, nella purezza del cuore e dell’intenzione (di qui, la simpatia, poi, di Kant, per Rousseau, e per il motivo spiritualistico serpeggiante in tutta la sua filosofia). Il rappresentante maggiore del pietismo era allora Franz Schultz, anche professore di teologia all’università e direttore del Collegio Federiciano, seguace della filosofia, allora dominante, del Wolff. In quel collegio entrò Kant che non aveva ancora nove anni, e vi restò otto anni per compiervi gli studi medi.

 

In seguito Kant si distaccherà da questo ambito religioso e dalla religione positiva, pur mantenendo sempre un generico senso religioso che ben si accordava con il deismo illuministico diffuso tra gli uomini di cultura dell’epoca.

  • 1740 si iscrive all’università di Koenisberg, impegnandosi in studi di filosofia e di scienze matematiche e fisiche. La filosofia dominante nell’università era quella leibniziano-wolffiana. La scienza era quella newtoniana. All’una e all’altra fu avviato dal suo professore Martin Knutzen, che si poneva problemi nascenti da rapporti fra i due campi e che pure lo iniziò alla revisione critica del wolffismo.
  • 1747-55 Per ristrettezze economiche è costretto a fare il precettore.
  • 1755-1770 Svolge quindici anni di libera docenza presso l’università di Koenisberg. Oltre a Leibniz e Wolff per la metafisica e a Newton per la scienza, Kant si accosta anche allo studio degli empiristi, ricevendo indubbi influssi da Locke e rimanendo vivamente impressionato dalle argomentazioni scettiche di Hume.
  • 1770 Ottiene il posto di professore ordinario pubblicando la dissertazione La forma e i principi del mondo sensibile e intelligibile. La Dissertazione del ’70 (così si usa indicare tale scritto) ha una particolare importanza perché in essa appare per la prima volta quella soluzione caratteristica del problema gnoseologico che guiderà Kant nell’affrontare le questioni dei fondamenti delle scienze e della metafisica (il criticismo). L’opera chiude il cosiddetto periodo pre-critico del pensiero di Kant e apre il cosiddetto periodo critico, nel quale egli ritenne di aver scoperto un metro sicuro per esaminare e giudicare criticamente tutti i problemi filosofici.
  • 1781 Kant pubblica la sua prima grande opera critica: "la Critica della ragion pura", in cui è contenuta la formulazione più ampia delle linee di fondo del suo pensiero.
  • 1783 Kant presenta in modo più sommario e facile gli stessi temi della prima Critica nei Prolegomeni ad ogni futura metafisica che si presenterà come scienza.
  • 1785 Amplia la prospettiva critica al campo morale e scrive la Fondazione della metafisica dei costumi, preludio alla seconda "Critica".
  • 1787 Pubblica la seconda edizione della Critica della ragion pura.
  • 1788 Con l’intento di dare un fondamento trascendentale all’agire morale, scrive la "Critica della ragion pratica".
  • 1790 Pubblica la terza e ultima delle Critiche, dedicata al problema estetico, la "Critica del giudizio".
  • 1793 L’apparizione dell’opera "La religione dentro i limiti della pura ragione" causa un incidente che turberà gli ultimi anni del suo insegnamento. Un rescritto del re Federico Guglielmo ammonì severamente Kant perché "aveva usato male il suo ingegno, mettendosi a denigrare e deformare parecchi dogmi capitali e fondamentali della Sacra Scrittura e del cristianesimo". Kant cercò di discolparsi, facendo notare che già nel titolo del libro, aveva espressamente dichiarato di voler considerare la religione dal solo punto di vista della ragione, accettando i dati della Rivelazione così come la tradizione li offriva.
  • 1795 "Per la pace perpetua", esprime il punto di vista kantiano sui problemi politici.
  • 1797 Si ritira dall’insegnamento universitario e pubblica la "Metafisica dei costumi".
  • 1798 Scrive "Antropologia pragmatica".
  • 1804 muore a Koenigsberg.

La dichiarazione di Indipendenza americana

Nella dichiarazione di indipendenza i promotori della secessione intendono motivare e giustificare la ribellione enunciando i principi ai quali deve ispirarsi un giusto governo e le inadempienze e le violenze attribuite alla corona inglese. Nel documento si intrecciano  motivi vari provenienti dalla stessa tradizione politica inglese, dall’autogoverno praticato nelle colonie, dalla nuova cultura illuministica.

 

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