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La selva Oscura – Inferno, canto 1,vv 1-21 (Dante Alighieri)

Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura
che la diritta via era smarrita .
Ah quanto a dir qual era è cosa dura
Esta selva selvaggia e aspra e forte
Che nel pensier rinnova la paura !
Tant'è amara che poco è più morte ;
ma per trattar del ben ch'io vi trovai,
dirò dell'altre cose ch'i v'ho scorte.
I' non so ben ridir com'io v'entrai;
Tant'era pien di sonno in su quel punto
Che la verace via abbandonai.
Ma, poi ch'io fui al piè d'un colle giunto
Là dove terminava quella valle
Che m'aveva di paura il cor compunto;
Guardai in alto; e vidi le sue spalle
Vestite già de' raggi del Pianeta
Che mena dritto altrui per ogni calle,
Allor fu la paura un poco queta,
Che nel lago del cor m'era durata
La notte ch'io passai con tanta pièta.

Dante Alighieri (Inferno, canto 1,vv 1-21)

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San Martino (Giosué Carducci)

La nebbia agli irti colli
Piovigginando sale,
E sotto il maestrale
urla e biancheggia il mare;
Ma per le vie del borgo
Dal ribollir de' tini
Va l'aspro odor de i vini
L'anime a rallegrar.
Gira su' ceppi accesi
Lo spiedo scoppiettando:
Sta il cacciator fischiando
Su l'uscio a rimirar
Tra le rossastre nubi
Stormi d'uccelli neri,
Com'esuli pensieri,
Nel vespero migrar.

Giosué Carducci

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