L'uccello sospira per desiderio d'aria,
Il pensiero per non so qual luogo,
Per il grembo il seme sospira.
Ora scende un medesimo riposo
Sulla mente, sul nido,
Sulle cosce sforzate.
William Butler Yeats
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Ci che ho scritto di noi (Nazim Hikmet)
Ci che ho scritto di noi tutta una bugia la mia nostalgia
cresciuta sul ramo inaccessibile la mia sete
tirata su dal pozzo dei miei sogni il disegno
tracciato su un raggio di sole
ci che ho scritto di noi tutta verità la tua grazia
cesta colma di frutti rovesciata sull'erba la tua assenza
quando divento l'ultima luce all'ultimo angolo della via la mia gelosia
quando corro di notte fra i treni con gli occhi bendati la mia felicità
fiume soleggiato che irrompe sulle dighe
ci che ho scritto di noi tutta una bugia
ci che ho scritto di noi tutta verità
Nazim Hikmet
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Sei la mia schiavitù sei .. (Nazim Hikmet)
Sei la mia schiavitù sei la mia libertà
sei la mia carne che brucia
come la nuda carne delle notti d'estate
sei la mia patria
tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi
tu, alta e vittoriosa
Nazim Hikmet
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Ti ho sognata (Nazim Hikmet)
Ti ho sognata
mi sei apparsa sopra i rami
passando vicino alla luna
tra una nuvola e l'altra
andavi, e io ti seguivo
ti fermavi e io mi fermavo,
mi fermavo, e tu ti fermavi,
mi guardavi e io ti guardavo
ti guardavo e tu mi guardavi
poi tutto è finito
Nazim Hikmet
Anima mia (Nazim Hikmet)
Anima mia
chiudi gli occhi
piano piano
e come s'affonda nell'acqua
immergiti nel sonno
nuda e vestita di bianco
il più bello dei sogni
ti accoglierà
anima mia
chiudi gli occhi
piano piano
abbandonati come nell'arco delle mie braccia
nel tuo sonno non dimenticarmi
chiudi gli occhi pian piano
i tuoi occhi marroni
dove brucia una fiamma verde
anima mia
Nazim Hikmet
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Barbara (Jacques Prévert)
Ricordati Barbara
Pioveva senza tregua quel giorno su Brest
E tu camminavi sorridente
Raggiante rapita grondante
Sotto la pioggia
Ricordati Barbara
Pioveva senza tregua su Brest
E ti ho incontrata in rue de Siam
Tu sorridevi
E sorridevo anche io
Ricordati Barbara
Tu che io non conoscevo
Tu che non mi conoscevi
Ricordati
Ricordati comunque di quel giorno
Non dimenticare
Un uomo si riparava sotto un portico
E ha gridato il tuo nome
Barbara
E tu sei corsa incontro a lui sotto la pioggia
Grondante rapita raggiante
Gettandoti tra le sue braccia
Ricordati di questo Barbara
E non volermene se ti do del tu
Io do del tu a tutti quelli che amo
Anche se non li ho visti che una sola volta
Io do del tu a tutti quelli che si amano
Anche se non li conosco
Ricordati Barbara
Non dimenticare
Questa pioggia buona e felice
Sul tuo viso felice
Su questa citt felice
Questa pioggia sul mare
Sullarsenale
Sul battello d' Ouessant
Oh Barbara
Che cazzata la guerra
E cosa sei diventata adesso
Sotto questa pioggia di ferro
Di fuoco acciaio sangue
E lui che ti stringeva fra le braccia
Amorosamente
E forse morto disperso o invece
Vive ancora
Oh Barbara
Piove senza tregua su Brest
Come pioveva prima
Ma non pi cos e tutto si è guastato
E' una pioggia di morte desolata e crudele
Non è nemmeno più bufera
Di ferro acciaio sangue
Ma solamente nuvole
Che schiattano come cani
Come cani che spariscono
Seguendo la corrente su Brest
E scappano lontano da Brest
Dove non cè più niente.
Jacques Prévert
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Gli alberi .. (Kahlil Gibran)
cielo. Noi li abbattiamo e li trasformiamo in carta per potervi
registrare, invece, la nostra vuotaggine. (Kahlil Gibran)
I genitori (Franz Kafka)
(e ce ne sono che addirittura la pretendono) sono come quegli usurai
che rischiano volentieri il capitale per incassare gli interessi. (Franz Kafka)
L’ozio (Franz Kafka)
L'ozio è il principio di tutti i vizi, il coronamento di tutte le virtù. (Franz Kafka)
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