Tutti gli articoli di paulus
Dee della vendetta, immaginate figlie dell’Acheronte e della Notte, o, anche, di Plutone e di Proserpina. Secondo Esiodo, sarebbero nate dal sangue di Uràno quando era stato mutilato dal figlio Cròno.
Erigone
Figlia d'Icaro. Questi che in Atene aveva pel primo diffuso la cultura
della vite, a lui appresa da Bacco, ed aveva insegnato ai suoi
Concittadini a fare il vino fu, da un gruppo d'ubriachi, ucciso e
gettato dentro un pozzo.
della vite, a lui appresa da Bacco, ed aveva insegnato ai suoi
Concittadini a fare il vino fu, da un gruppo d'ubriachi, ucciso e
gettato dentro un pozzo.
Erifile
Nome della venale e scellerata moglie di Anfiarào , che si lasciò
adescare da una collana offertale da Polinice, per rivelargli il
nascondiglio del marito il quale non voleva partecipare alla guerra
contro Tebe, in cui, secondo l'avvertimento dell'oracolo, avrebbe
trovato, come di fatto trovò, la morte. Il figlio Alcmeòne la uccise,
per obbedire al comando ricevutone dal padre.
adescare da una collana offertale da Polinice, per rivelargli il
nascondiglio del marito il quale non voleva partecipare alla guerra
contro Tebe, in cui, secondo l'avvertimento dell'oracolo, avrebbe
trovato, come di fatto trovò, la morte. Il figlio Alcmeòne la uccise,
per obbedire al comando ricevutone dal padre.
Erebo
Figlio del Caos e delle Tenebre e marito della Notte, cambiato in fiume
e precipitato nell'Inferno per aver prestato aiuto ai Giganti quando
mossero guerra a Giove. Col nome di Erebo si finì, poi, per indicare
l'Inferno, come pure coi nomi di Orco, Ade, Dite e Tartaro.
e precipitato nell'Inferno per aver prestato aiuto ai Giganti quando
mossero guerra a Giove. Col nome di Erebo si finì, poi, per indicare
l'Inferno, come pure coi nomi di Orco, Ade, Dite e Tartaro.
Erato
Nome della Musa della poesia lirica e, più particolarmente, della
lirica amorosa. Era raffigurata in una veste ondeggiante, con in mano
una lira o la cetra, nell'atto di suonarla col plettro. Talora anche in
veste d'una giovinetta coronata di mirto e di rosa. I Romani la
festeggiavano nell'Aprile.
lirica amorosa. Era raffigurata in una veste ondeggiante, con in mano
una lira o la cetra, nell'atto di suonarla col plettro. Talora anche in
veste d'una giovinetta coronata di mirto e di rosa. I Romani la
festeggiavano nell'Aprile.
Eracle o Ercole
{mosimage}Nome greco dell'eroe leggendario che rivive, in gran parte, nel mio
italico e romano di Ercole, figlio di Giove e di Alcmèna , nato a Tebe.
L'ira implacabile di Giunone l'avrebbe perseguitato, secondo la
leggenda, prima ancora della sua nascita.
italico e romano di Ercole, figlio di Giove e di Alcmèna , nato a Tebe.
L'ira implacabile di Giunone l'avrebbe perseguitato, secondo la
leggenda, prima ancora della sua nascita.
Era o Giunone
Figlia di Crono e di Rea, sorella e moglie di Giove, una delle maggiori divinità dell’Olimpo, era soprattutto considerata come la dea che presiedeva alla fedeltà coniugale, anche se la leggenda si Compiacque di rappresentarla proprio come la moglie più spensieratamente e volubilmente ingannata.
Era venerata cime protettrice dei matrimoni e dei parti: il suo epiteto più comune di Giunone Lucina era invocato dalle partorienti perché proteggesse i bambini quando aprivano gli occhi alla luce.
Secondo Esiodo, sarebbe stata la terza moglie di Giove che, prima di lei, avrebbe sposato Mèti e, successivamente, Tèmi o, secondo altri, Latona o Lèto. Quando Giove si innamorò di lei, le si sarebbe presentato sotto la forma di cuculo; ma sarebbe stato subito riconosciuto da lei che, prima di cedere alle sue istanze amorose, avrebbe chiesto d’essere sposata.
Epona o Ippona
Nome di un'antica dea romana, considerata protettrice dei cavalli e dei
loro serventi. Una sua immagine non mancava mai nelle scuderie.
loro serventi. Una sua immagine non mancava mai nelle scuderie.
Epimeteo
Figlio di Giapèto e di Climène, e fratello di Prometeo, è raffigurato
dalla leggenda da altrettanto sciocco e imprudente quanto Prometeo era
invece ingegnoso e saggio.
dalla leggenda da altrettanto sciocco e imprudente quanto Prometeo era
invece ingegnoso e saggio.
Epigoni
Nome attribuito ai figli dei sette eroi che avevano preso parte alla
famosa guerra contro Tebe, e che essi rinnovarono, dieci anni dopo, per
vendicare la gloriosa morte dei padri.
famosa guerra contro Tebe, e che essi rinnovarono, dieci anni dopo, per
vendicare la gloriosa morte dei padri.