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O gioventù mia abbandonata (Guillaume Apollinaire)

O gioventù mia abbandonata
Come una ghirlanda appassita
Ecco che avanza la stagione
Degli sdegni e del sospetto

Il paesaggio è fatto di tele
Scorre un falso fiume di sangue
Sotto un albero fiorito di stelle
Un clown è l'unico passante

Un freddo raggio di pulviscolo gioca
Sugli scenari e sulle tue guance
Un colpo di pistola un grido
Nell'ombra un ritratto ha sorriso

Il vetro della cornice s'è spezzato
Un'aria che non si può definire
Esita tra suono e pensiero
Tra ricordo e avvenire

O giovinezza mia abbandonata
Come una ghirlanda appassita
Ecco che avanza ormai la stagione
Dei rimpianti e della ragione.

Guillaume Apollinaire
(1880-1918)
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Nell’inoltrato crepuscolo (Guillaume Apollinaire)

Nell'inoltrato crepuscolo dove
Molti amori si scontrano
Il tuo ricordo giace incatenato
Lontano dalle nostre ombre indietreggiate
O mani che incatena la memoria
E brucianti come un rogo
Dove l'ultima Fenice nera
Perfezione viene a riposarsi
La catena si consuma maglia a maglia
Il tuo ricordo ridendo di noi
Fugge lo senti come ci canzona
E io ricado davanti alle tue ginocchia.

Guillaume Apollinaire (1880-1918)
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La zingara (Guillaume Apollinaire)

La zingara conosceva già da prima
Le nostre due vite sbarrate dalle notti
Noi le dicemmo addio e poi
Da quel pozzo uscì la Speranza

L'amore pesante come un orso ammaestrato
danzò diritto quando volemmo
E l'uccello azzurro perse le piume
E i mendicanti gli Ave

Si sa bene che ci si danna
Ma la speranza di amare in cammino
Ci fa pensare la mano nella mano
A ciò che ha predetto la zingara.

Guillaume Apollinaire (1880-1918)
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