Tutti gli articoli di paulus

Il vecchio lampione (Hans Christian Andersen)

Hai mai sentito la storia del vecchio lampione? Non è molto divertente, ma la si può sempre ascoltare per una volta.
Era un buon vecchio lampione, che per moltissimi anni aveva prestato servizio, ma ora doveva essere scartato. Era l’ultima sera che stava sul palo a illuminare la strada, e gli sembrava di essere una vecchia comparsa di balletto, che balla per l’ultima volta e sa che l’indomani resterà in soffitta.

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William E Emily (Edgar Lee Masters)

C'è qualcosa nella Morte
che è come l'amore!
Se con qualcuno che ti ha fatto conoscere la passione,
e l'ardore dell'amore giovane,
anche tu, dopo anni di vita
insieme, senti che la fiamma si va estinguendo,
e così insieme andate svanendo,
gradualmente, impercettibilmente, con delicatezza,
come stando abbracciati,
attraverso la stanza consueta –
questo è il potere dell'unisono tra anime
che è come l'amore!

Edgar Lee Masters (1869-1950)
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Er primo amore (Trilussa)

Fu un venerdì, pe' Pasqua Befania,
er sei gennaro der novantasei.
– No, Checchino, è impossibbile! Tu sei
troppo scocciante co' 'sta gelosia!

Nun se capirne più! – me disse lei –
Addio, Checchino… – E se n'agnede via.
Volevo dije: – Caterina mia,
vie qua, nun me lascia!… – Ma nun potei!

Tu nun me crederai: da quer momento
m'è arimasta una spina drente ar core:
è più d'un anno e ancora me la sento!
Ne la malinconia de li ricordi
naturarmente resta er primo amore…
Come diavolo vói che me ne scordi?

Trilussa (1871-1950)
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Momenti scemi (Trilussa)

Le lettere ch'ha scritto Rosa mia
l'avrebbe d'abbrucia, ma nun ciò core:
le tengo chiuse drente a un tiratore
framezzo a li mazzetti de gaggia.
Fa tanto bene a ripensa a l'amore
ne li momenti de malinconia:
provi una spece de nun so che sia,
come un piacere de sentì dolore.
Ched'è? da che dipenne? Nun saprei:
ma so che 'st'impressione io me la sento
se rileggo le lettere de lei.
Se tu vedessi quante ce ne stanno!
Me n'avrà scritte armeno un quattrocento.
perché m'ha cojonato più d'un anno!

Trilussa (1871-1950)
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Solitario, vengo a visitarti (Alexander Blok)

Solitario, vengo a visitarti,
ammaliato dai fuochi dell'amore.
Tu dici la ventura. – Non chiamarmi. –
Ormai da tempo strologo io stesso
Dal pesante carico degli anni
solo il sortilegio mi ha salvato,
e stròlogo di nuovo su di te,
ma confuso e non limpido è il responso.
Dal sortilegio sono avvinti i giorni,
io vezzeggio gli anni, – non chiamare…
Forse si spegneranno presto i fuochi
dello stregato tenebroso amore?

Alexander Blok (1880-1921)
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Se fossi sarta (Tristan Tzara)

Se fosti sarta oppure no non m'importa
Amore provinciale al corrente del movimento letterario
II tuo animo è puro e bene informato – questa è
La parte principale per la cantata sentimentale
Amore diviso in visite con discussioni e conversazioni
Aspettavi che recitassi compito la dichiarazione
Che trovassi il momento adatto per paragoni appropriati
Versificati secondo la vecchia regola e
sistemati come i fìori in giardino
Hai sbagliato hai sbagliato, significato incompiuto:
Hai creduto che mi vergognassi a cominciare su un tono
tremulo di mandolini, Se tu sapessi cosa m'è accaduto
– solo di tè sono innamorato
Non l'ho cercato e sono affascinato perché ci siamo amati
senza principio senza fine Passa in carrozza
per la passeggiata la primavera,
io arrivo a cavallo
Cantore su corde nuove dalla campagna
e porto il cane del
latrato di sera
Che accoglie il suo re vincitore
con fiori e fanciulle

Tristan Tzara (1896-1963)

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