Tutti gli articoli di paulus

Meritamente (Ugo Foscolo)

Meritamente, però ch'io potei
abbandonarti, or grido alle frementi
onde che batton l'alpi, e i pianti miei
sperdono sordi del Tirreno i venti.
Sperai, poiché mi han tratto uomini e Dei
in lungo esilio fra spergiure genti
dal bel paese ove or meni sì rei,
me sospirando, i tuoi giorni fiorenti,
sperai che il tempo, e i duri casi, e queste
rupi ch'io varco anelando, e le eterne
ov'io qual fiera dormo atre foreste,
sarien ristoro al mio cor sanguinente;
ahi vota speme! Amor fra l'ombre inferne
seguirammi immortale, onnipotente.

Ugo Foscolo
(1778-1827)
Continua la lettura di Meritamente (Ugo Foscolo)

Carpe diem (Orazio)

 

Tu ne quaesieris (scire nefas) quem mihi, quem tibi
finem di dederint, Leuconoe, nec Babylonios
temptaris numeros. Ut melius quicquid erit pati!
Seu pluris hiemes seu tribuit Iuppiter ultimam,
quae nunc oppositis debilitat pumicibus mare
Tyrrhenum, sapias, vina liques et spatio brevi
spem longam reseces. Dum loquimur, fugerit invida
aetas: carpe diem, quam minimum credula postero.

Orazio
Continua la lettura di Carpe diem (Orazio)

Ad Apollo (Orazio)

Cosa può chiedere un poeta offrendo una coppa

di vino nuovo all'altare di Apollo?

cosa implorare? Non le messi ricche

che maturano in Sardegna,

gli armenti cosí invidiabili della Calabria

infuocata, non l'oro o l'avorio dell'India,

non i campi che il Liri, fiume silenzioso,

con acque tranquille corrode.

Lascia che con la falce poti le viti di Cales

chi le ebbe dalla fortuna e che in calici d'oro

si beva i vini barattati con unguenti

il mercante arricchitosi,

credi, col favore degli dei, se piú di una volta

l'anno può solcare senza pericolo le acque

dell'oceano.

Io mi nutro di olive,

di cicoria, di malve leggere.

Concedimi dunque, Apollo, che in buona salute

goda di quanto possiedo e, ti prego,

con mente lucida: non voglio trascinare

muto una vecchiaia deforme.


Orazio

Continua la lettura di Ad Apollo (Orazio)