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Rosa di fuoco (Antonio Machado)

Di primavera siete orditi, o amanti;

di vento e d'acqua e terra e sole orditi.

La montagna nei vostri petti ansanti

E dentro gli i campi rifioriti,

esibite una mutua primavera,

di dolce latte impavidi e insaziati,

ch'oggi v'offre la lubrica pantera,

prima che, torva, sul cammino guati.

Muovetevi, se l'asse della terra

verso il solstizio dell'estate aberra-

verde il mandorlo e vizza la violetta,

sete vicina, fonte non lontano-

verso la sera amabile e perfetta

con la rosa di fuoco nella mano.

Antonio Machado (1875-1939)

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O da lungi sì cara (Stéphane Mallarmé)

O da lungi sì cara, e bianca, e cara

tanto vicina, Mary, così te

deliziosamente, ch'io mi fingo

un qualche raro balsamo emanato

su un portafiori di cristallo, vuoto

annerito dal tempo, sì, lo sai…

Ecco che anni e poi anni, ecco che sempre

l'abbagliante sorriso mi prolunga

la stessa rosa e la sua estate bella

che si immerge nel tempo andato e poi

anche in quello futuro. E il cuore che

nelle notti comprendersi, talvolta,

cerca o con qualche nuovo nome, sempre

più tenero, chiamarti, mi si infiamma

per quello di sorella, detto solo

in un bisbiglio, testolina cara

e tesoro sì grande, se non fosse

che ben tutt' altra tu mi insegni, un'altra

dolcezza, sussurrata a bassa voce

col solo bacio in mezzo ai tuoi capelli.

Stéphane Mallarmé

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