era una divinità romana che presiedeva all'unione delle famiglie, delle
case e dei cittadini.
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Chi tu vedesti un tempo nascere,
Melpòmene, nella dolcezza dei tuoi occhi,
non diverrà famoso pugile
nei tornei istmici, né sul cocchio dei greci
lo porteranno alla vittoria
cavalli ardenti, e, ornato del lauro d’Apollo
per aver spento la minaccia
di re ambiziosi, la strategia del comando
non l’inalzerà al Campidoglio;
Monna Volpe un bel dì fece lo spicco
e invitò la Cicogna a desinare.
Il pranzo fu modesto e poco ricco,
anzi quasi non c'era da mangiare.
Tutto il servizio in ultimo costrutto
si ridusse a una broda trasparente
servita in un piattello. Or capirete
se, in grazia di quel becco che sapete,
la Cicogna poté mangiar niente.
Ma la Volpe in un amen spazzò tutto.
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Però ch' Amore non se po' vedere,
E no si tratta corporalmente:
Manti ne son di sì folle sapere,
Che credono ch'Amore sia niente.
Ma po'ch'Amore si face sentere
Dentro dal cor signoreggiar la gente,
Molto maggiore pregio de'avere,
Che se 'l vedessen visibelemente.
Per la virtute della calamita,
Come lo ferro attrae, non si vede,
Ma sì lo tira signorevolmente.
E questa cosa a credere m'invita
Che Amore sia; e dammi grande fede
Che tutor fia creduto fra la gente.
Pier Della Vigna
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