Mostruoso figlio di Vulcano, arricchisce d'una leggenda latina, il già ricchissimo mito delle vittoriose imprese di Ercole.
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Cabiria
Era uno degli epiteti di Cèrere, la dea italica
che aveva assorbito in sé le prerogative della corrispondente dea greca
Demetra. La madre Terra. Sotto il nome di Cabiria, le era stato
consacrato un bosco nella Beozia.
che aveva assorbito in sé le prerogative della corrispondente dea greca
Demetra. La madre Terra. Sotto il nome di Cabiria, le era stato
consacrato un bosco nella Beozia.
Busiride
figlio di Nettuno e di Libia, gigante mostruoso e
ferocissimo, il quale tendeva agguati ai passanti e ai forestieri, per
sacrificarli poi a Giove.
ferocissimo, il quale tendeva agguati ai passanti e ai forestieri, per
sacrificarli poi a Giove.
Buclopo
Curiosa divinità che i Romani avevano creato a
propria difesa contro la molestia delle mosche, particolarmente
onorata, come ben si capisce, durante i soffocanti calori estivi.
propria difesa contro la molestia delle mosche, particolarmente
onorata, come ben si capisce, durante i soffocanti calori estivi.
Brumali
Feste che si celebravano a Roma, sulla fine di Novembre, in onore di Bacco.
Briseide
Detta anche Ippodàmia, prima di divenire la
schiava benamata di Achille era stata moglie di Minète, re di Cilicia,
uccisole dal piè-veloce.
schiava benamata di Achille era stata moglie di Minète, re di Cilicia,
uccisole dal piè-veloce.
Briareo
Uno dei formidabili Titani, figlio di Gea e di
Urano era rappresentato con cento braccia, tutte armate di lance e di
scudi, per ripararsi dalle offese di Giove, e con cinquanta teste,
dalle cui bocche vomitava torrenti di fiamme e di fumo.
Urano era rappresentato con cento braccia, tutte armate di lance e di
scudi, per ripararsi dalle offese di Giove, e con cinquanta teste,
dalle cui bocche vomitava torrenti di fiamme e di fumo.
Bona
Appellativo attribuito al culto della dea Fortuna,
onorata nel Campidoglio. – Lo stesso appellativo era dato a Màia, la
dea tutelare dei prodotti della terra; e anche, indistintamente a
Venere, a Cibèle, a Fauna, durante la celebrazione dei misteri, ai
quali potevano partecipare solo le donne. Clodio, sacrilego, passò
oltre al divieto.
onorata nel Campidoglio. – Lo stesso appellativo era dato a Màia, la
dea tutelare dei prodotti della terra; e anche, indistintamente a
Venere, a Cibèle, a Fauna, durante la celebrazione dei misteri, ai
quali potevano partecipare solo le donne. Clodio, sacrilego, passò
oltre al divieto.
Bivia
Divinità romana posta a custodia dell'incrocio di due strade.
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Bibesia ed Edesia
Dee romane che presiedevano ai banchetti: la prima si occupava dei vini, l'altra sorvegliava la scelta delle vivande.