Egesta, nobile donna oriunda da Troia, accolse in cordiale ospitalità
Anchise ed Enea, erranti alla faticosa ricerca della patria originaria
della loro famiglia.
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E se mi devi amare per null'altro sia
che per amore.Non dire "L'amo per il
suo sorriso, il suo sguardo, il modo
gentile di parlare, per le sue idee
che si accordano alle mie e che un giorno
mi resero sereno". Queste cose possono
Amato, in sé mutare o mutare per te.
Così fatto un amore può disfarsi.
E ancora non amarmi per la pietà che
le mie guance asciuga. Può scordare
il pianto chi ebbe a lungo il tuo
conforto, e perdere così il tuo amore.
Ma amami solo per amore dell'amore,
che cresca in te, in un'eternità d'amore!
Elizabeth Barrett Browning
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Mi aggiro torno torno
Come una belva bruta messa in mostra,
Né so chi io sia
Né dove io vada,
Il mio linguaggio costretto
In un unico nome;
Io sono innamorata:
Tale è la mia vergogna.
Quel che all'anima nuoce
La mia anima adora,
Come fossi una bestia
A quattro zampe
William Butler Yeats
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Fu là nei giardini dei salici
che io e la mia amata ci incontrammo;
Ella passava là per i giardini
con i suoi piccoli piedi di neve.
M'invitò a prendere amore così come veniva,
come le foglie crescono sull'albero;
Ma io, giovane e sciocco,
non volli ubbidire al suo invito.
Fu in un campo sui bordi del fiume
che io e la mia amata ci arrestammo,
E lei posò la sua mano di neve
sulla mia spalla inclinata.
M'invitò a prendere la vita così come veniva,
come l'erba cresce sugli argini;
Ma io ero giovane e sciocco,
e ora son pieno di lacrime.
William Butler Yeats
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L'uccello sospira per desiderio d'aria,
Il pensiero per non so qual luogo,
Per il grembo il seme sospira.
Ora scende un medesimo riposo
Sulla mente, sul nido,
Sulle cosce sforzate.
William Butler Yeats (1865-1939)
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Ti sei stancata di portare il mio peso
ti sei stancata delle mie mani
dei miei occhi della mia ombra
dei miei tradimenti
le mie parole erano incendi
le mie parole erano pozzi profondi
le mie parole erano stanchezza, noia serale,
un giorno improvvisamente
sentirai dentro di te
il peso dei miei passi
che si allontanano esitando
quel peso sarà quello più grave.
Nazim Hikmet (1902-1963)
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