Archivi categoria: Cultura

Odi, I, 22 (Orazio)

Fusco, chi ha vita integra e pura

non ha bisogno d'archi né di mauri

giavellotti né di faretra colma

di frecce avvelenate, sia che si accinga a viaggiare

per le roventi Sirti o il Caucaso

inospitale o verso

i luoghi che l'Idaspe favoloso

lambisce.

Mentre cantavo la mia Lalage in un bosco

sabino, nel vagare senza affanni

oltre il confine del mio fondo, un lupo

ho messo in fuga, inerme,

un mostro che né nutre la guerresca

Daunia nei suoi vasti querceti, né genera la riarsa

terra di Giuha madre di leoni.

Ponimi in pigri campi

dove nessuna pianta gode di estiva brezza

nella parte del mondo su cui incombono

nebbia e maligno cielo,

ponimi in quella terra inabitabile

sotto il carro del sole troppo

vicino: io Lalage amerò che dolce

ride e dolce parla!


Orazio

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Ella giaceva come se per gioco (Emily Dickinson)

Ella giaceva come se per gioco

la sua vita se ne fosse andata

in un balzo, decisa a ritornare,

però non così presto.

Le sue braccia felici abbandonate,

come se nella pausa del trastullo avessero scordato

per un attimo di riprendere il gioco.

I suoi mobili occhi semiaperti,

come se in essi la loro padrona

ancora scintillasse, solamente

per burlarsi di voi.

Il suo mattino lì, dietro la porta,

a escogitare un modo – son sicura –

per forzare il suo sonno

così lieve e profondo.

Emily Dickinson
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I giorni son sempre più brevi (Nazim Hikmet)

I giorni son sempre più brevi

le piogge cominceranno.

La mia porta, spalancata, ti ha atteso.

Perché hai tardato tanto?

Sul mio tavolo, dei peperoni verdi, del sale, del pane.

Il vino che avevo conservato nella brocca

l'ho bevuto a metà, da solo, aspettando.

Perché hai tardato tanto?

Ma ecco sui rami, maturi, profondi

dei frutti carichi di miele.

Stavano per cadere senz'essere colti

se tu avessi tardato ancora un poco.


Nazim Hikmet

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La piccola vedetta lombarda (Edmondo De Amicis)

Nel 1859, durante la guerra per la liberazione della Lombardia, pochi giorni dopo la battaglia di Solferino e San Martino, vinta dai Francesi e dagli Italiani contro gli Austriaci, in una bella mattinata del mese di giugno, un piccolo drappello di cavalleggieri di Saluzzo andava di lento passo, per un sentiero solitario, verso il nemico, esplorando attentamente la campagna.

 

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Il Vino degli Amanti (Charles Baudelaire)

Oggi lo spazio è splendido! Senza morsi né speroni o briglie,
via, sul vino, a cavallo verso un cielo divino e incantato!
Come due angeli che tortura un rovello implacabile oh,
nel cristallo azzurro del mattino, seguire il lontano meriggio!
Mollemente cullati sull'ala del turbine cerebrale, in un
delirio parallelo,
sorella, nuotando affiancati, fuggire senza riposi né tregue
verso il paradiso dei miei sogni.

Charles Baudelaire
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