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Odi, I, 22 (Orazio)
Fusco, chi ha vita integra e pura
non ha bisogno d'archi né di mauri
giavellotti né di faretra colma
di frecce avvelenate, sia che si accinga a viaggiare
per le roventi Sirti o il Caucaso
inospitale o verso
i luoghi che l'Idaspe favoloso
lambisce.
Mentre cantavo la mia Lalage in un bosco
sabino, nel vagare senza affanni
oltre il confine del mio fondo, un lupo
ho messo in fuga, inerme,
un mostro che né nutre la guerresca
Daunia nei suoi vasti querceti, né genera la riarsa
terra di Giuha madre di leoni.
Ponimi in pigri campi
dove nessuna pianta gode di estiva brezza
nella parte del mondo su cui incombono
nebbia e maligno cielo,
ponimi in quella terra inabitabile
sotto il carro del sole troppo
vicino: io Lalage amerò che dolce
ride e dolce parla!
Ella giaceva come se per gioco (Emily Dickinson)
Ella giaceva come se per gioco
la sua vita se ne fosse andata
in un balzo, decisa a ritornare,
però non così presto.
Le sue braccia felici abbandonate,
come se nella pausa del trastullo avessero scordato
per un attimo di riprendere il gioco.
I suoi mobili occhi semiaperti,
come se in essi la loro padrona
ancora scintillasse, solamente
per burlarsi di voi.
Il suo mattino lì, dietro la porta,
a escogitare un modo – son sicura –
per forzare il suo sonno
così lieve e profondo.
Emily Dickinson
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I giorni son sempre più brevi (Nazim Hikmet)
I giorni son sempre più brevi
le piogge cominceranno.
La mia porta, spalancata, ti ha atteso.
Perché hai tardato tanto?
Sul mio tavolo, dei peperoni verdi, del sale, del pane.
Il vino che avevo conservato nella brocca
l'ho bevuto a metà, da solo, aspettando.
Perché hai tardato tanto?
Ma ecco sui rami, maturi, profondi
dei frutti carichi di miele.
Stavano per cadere senz'essere colti
se tu avessi tardato ancora un poco.
Nazim Hikmet
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I giovani … Paolo Marenghi
I giovani, un tempo potevano cambiare il mondo, ora possono solo cambiare canale alla TV. Paolo Marenghi
La piccola vedetta lombarda (Edmondo De Amicis)
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Il Vino degli Amanti (Charles Baudelaire)
Oggi lo spazio è splendido! Senza morsi né speroni o briglie,
via, sul vino, a cavallo verso un cielo divino e incantato!
Come due angeli che tortura un rovello implacabile oh,
nel cristallo azzurro del mattino, seguire il lontano meriggio!
Mollemente cullati sull'ala del turbine cerebrale, in un
delirio parallelo,
sorella, nuotando affiancati, fuggire senza riposi né tregue
verso il paradiso dei miei sogni.
Charles Baudelaire
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Bocche (Francis Picabia)
Azzurro avorio il tuo corpo
Amore a due mani
Dormi?
Amica mia diletta
Ogni sera sul petto
Del nostro amore.
Francis Picabia (1879-1953)
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Il mio amore era così unico (Juan Ramon Jimenez)
Il mio amore era così unico
come il cielo iridato di una goccia
di rugiada, in un fiore dell'alba.
Il tuo sole mi colpì nel sangue,
evaporò la rugiada,
e restai senza cielo.
Juan Ramon Jimenez
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Rigoglio (Juan Ramon Jimenez)
Sta con me! Ma la primavera,
rinnovando lo sfondo
della sua fuga, ripete
la sua fuga nel presente.
E l'immagine del mio amore
se ne va, inseguita
dal mio vivo ricordo, con l'anima
di lei, di cui resta
il corpo, vano, col mio corpo vano!
Juan Ramon Jimenez