Archivi categoria: Cultura

Critone (Platone)

PlatoneIl tema della condanna di Socrate viene da Platone affrontato ( oltre che nell’ "Apologia" e nel "Fedone" anche nel "Critone", dialogo che prende il nome da Critone, un agiato ateniese coetaneo di Socrate e, come ci dice Senofonte, suo discepolo devotissimo. La scena si svolge nel carcere in cui Socrate deve soggiornare in attesa della morte. Critone arriva in carcere al sorgere del sole per avvisare Socrate dell’arrivo della nave da Delo.

Continua la lettura di Critone (Platone)

Attraverso le Alpi (Hermann Hesse)

Questo è vagare, quando la neve
dalle vette delle Alpi freddamente risplende,
mentre il primo lago azzurro
d'Italia limita già la vista!
Col vento ad alta quota e coll' aria tagliente
soffia un dolce presagio fino a qui
dal profumo violetto e lontano
e dall'assolato mare australe.
E la nostalgia dell'occhio va oltre
fino al chiaro duomo di Firenze
e sogna già dietro ogni fuga di colli
la splendida Roma che sorge.
Già formano inconsciamente le labbra
il suono della straniera e bella lingua,
mentre un mare di raggianti desideri
azzurreggia tremando e caldo verso di te.

Hermann Hesse

Continua la lettura di Attraverso le Alpi (Hermann Hesse)

Valzer Brillante (Hermann Hesse)

Una danza di Chopin irrompe nella sala,
una frenetica, scatenata danza,
Le finestre riflettono aria di tempesta,
una corona appassita orna il pianoforte.
Il pianoforte tu, il violino io,
così suoniamo e non finiamo mai
ed aspettiamo ansiosi, tu ed io,
chi romperà per primo l'incantesimo.
Chi si fermerà per primo in mezzo al ritmo
e spingerà via da sé i lumi,
e chi per primo farà la domanda
alla quale risposta non c'è.

Hermann Hesse
Continua la lettura di Valzer Brillante (Hermann Hesse)

Nel nostro amore, la pena e la gioia (Juan Ramon Jimenez)

Nel nostro amore, la pena e la gioia
si accendono e si spengono,
come, a primavera,
la mattina e la sera.
Oh soave scontro dolce
dell'ombra e della luce,
della luce e dell'ombra
né luce del tutto,
né ombra del tutto
belle loro due, come quelle due;
simulacro di lotte,
uguali nella disfatta e nel trionfo!
Amore; crepuscolo, aurora
di primavera!

Juan Ramon Jimenez

Continua la lettura di Nel nostro amore, la pena e la gioia (Juan Ramon Jimenez)

Lavorare stanca (Cesare Pavese)

I due, stesi sull'erba, vestiti, si guardano in faccia

tra gli steli sottili: la donna gli morde i capelli

e poi morde nell'erba. Sorride scomposta, tra l'erba.

L'uomo afferra la mano sottile e la morde

e s'addossa col corpo. La donna gli rotola via.

Mezza l'erba del prato è così scompigliata.

La ragazza, seduta, s'aggiusta i capelli

e non guarda il compagno, occhi aperti, disteso.

Continua la lettura di Lavorare stanca (Cesare Pavese)

Io vidi li occhi dove Amor si mise (Guido Cavalcanti)

Io vidi li occhi dove Amor si mise
quando mi fece di sé pauroso,
che mi guardar com' io fosse noioso:
allora dico che 'l cor si divise;
e se non fosse che la donna rise,
i' parlerei di tal guisa doglioso,
ch'Amor medesmo ne farei cruccioso,
che fe' lo immaginar che mi conquise.
Dal ciel si mosse un spirito, in quel punto
che quella donna mi degnò guardare,
e vennesi a posar nel mio pensero:
elli mi conta sì d'Amor lo vero,
che[d] ogni sua virtù veder mi pare
sì com' io fosse nello suo cor giunto.

Guido
Cavalcanti

Continua la lettura di Io vidi li occhi dove Amor si mise (Guido Cavalcanti)