Archivi categoria: Cultura

Il conflitto religioso in Irlanda

Quando nel XVI secolo avvenne lo "scisma" della Chiesa inglese da quella di Roma, la religione anglicana fu proclamata religione di Stato e i cattolici, che erano il 90% dell’intera popolazione irlandese, vennero assoggettati dai protestanti. Il processo di protestantizzazione dell’isola si fece assai duro dopo la vittoria di Guglielmo d’ Orange (protestante) sul re cattolico Giacomo II, avvenuta presso il fiume Boyne, nel luglio del 1690. La vittoria orangista viene commemorata ogni anno con marce che spesso si concludono con episodi di dura violenza.

 

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Gli Anglo-Sassoni in Britannia

L’arcipelago Britannico, costituito dalla Gran Bretagna, Irlanda e altre minori isole, abitato da genti celtiche, era stato (non completamente) conquistato dai Romani. Il confine veniva stabilizzato dall’imperatore Settimio Severo nel vallum, tracciato dal golfo di Clyde a quello di Forth, oltre il quale vivevano le genti barbare dei Pitti, degli Scoti e dei Caledoni. Partiti i Romani sui primi del quattrocento, costoro calarono alla conquista del Sud, più fertile e piano. Per difendersi i Britanni, discordi e divisi tra loro, chiamarono in loro aiuto delle genti germaniche stanziate nella penisola Cimbrica e sulle foci dell’Elba: Iuti, Angli e Sassoni, conosciuti già come audaci corsari.

 

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Arthur Schopenhauer

 

La famiglia di Schopenauer era di origine olandese, il padre ricco commerciante di Danzica (ove Arthur nacque il 22 febbraio 1788). Il giovane Schopenauer viaggiò molto, per imparare le lingue e poter proseguire il lavoro del padre: fu così in Francia (Le Havre 1797/9), a Karlsbad, Praga, Olanda, Inghilterra, Svizzera, Austria, Slesia e Prussia.

Morto il padre per suicidio (1805) ereditò una fortuna cospicua, che gli permise di vivere di rendita, studiando: prima al ginnasio (di Gotha, e poi di Weimar), poi all’università di Gottinga (1809/11), dove conobbe G. E. Schulze, che lo introdusse a Kant e Platone, e Berlino (1811/13), dove seguì Schleiermacher, Fichte e il filologo F. A. Wolf. Per la guerra, raggiunse a Weimar la madre, che (romanziera) vi teneva un salotto letterario, cui veniva anche Goethe, e si laureò a Jena nello stesso 1813, con una tesi Über die vierfache Wurzel des Satzes vom zureichenden Grunde, apprezzata da Goethe. Ivi conobbe anche l’orientalista Friedrich Mayer, estimatore delle Upanišhad. Ruppe ben presto con la madre, Johanna Henriette, perchè aveva accolto in casa un amante, nel 1814.

Arthur Schopenhauer

In un boschetto trovai pastorella (Guido Cavalcanti)

In un boschetto trovai pastorella:

più che la stella bella al mio parere.

Con la sua verghetta pasturava agnelli;

e, scalza, di rugiada era bagnata.

Cantava come fosse innamorata,

era adornata di tutto piacere.

D'amor la salutai immantinente,

e domandai s'avesse compagnia;

ed ella mi rispose dolcemente

che sola sola per lo bosco ga

e disse: "Sappi, quando l'augel pia,

allor disa il mio cor drudo avere".

Poi mi disse di sua condizione,

e per lo bosco augelli audo cantare;

fra me stesso dicea: "Or stagione

di questa pastorella gi pigliare".

Mercè le chiesi sol che di baciare

e d'abbracciare le fosse in volere.

Per man mi prese d'amorosa voglia

e disse che donato m'avea il core;

menommi sotto una freschetta foglia,

l dove io vidi fior d'ogni colore,

e tanto vi sento gioia e dolzore

che 'l dio d'amore parvemi vedere.

Guido Cavalcanti (1259-1300)

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Nuda sei semplice come … (Pablo Neruda)

Nuda sei semplice come una delle tue mani,

liscia, terrestre, minima, rotonda, trasparente,

hai linee di luna, cammini di mela,

nuda sei sottile come il grano nudo.

Nuda sei azzurra come la notte a Cuba,

hai rampicanti e stelle nei tuoi capelli,

nuda sei enorme e gialla

come l'estate in una chiesa d'oro.

Nuda sei piccola come una delle tue unghie,

curva, sottile, rosea finch nasce il giorno

e t'addentri nel sotterraneo del mondo

come in una lunga galleria di vestiti e di lavori:

la tua chiarezza si spegne, si veste, si sfoglia

e di nuovo torna a essere una mano nuda.

Pablo Neruda (1904-1973)

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