Archivi categoria: Cultura

Donna Genovese (Dino Campana)

Tu mi portasti un po' d'alga marina

Nei tuoi capelli, ed un odor di vento,

che corso di lontano e giunge grave

D'ardore,era nel tuo corpo bronzino:

– Oh divina

Semplicità delle tue forme snelle –

Non amore non spasimo, un fantasma,

Un'ombra della necessità che vaga

Serena e ineluttabile per l'anima

E la discioglie in gioia, in incanto serena

Perch per l'infinito lo scirocco

Se la possa portare.

Come piccolo il mondo e leggero nelle tue mani!

Dino Campana

Continua la lettura di Donna Genovese (Dino Campana)

Crin d’oro crespo (Pietro Bembo)

Crin d'oro crespo e d'ambra tersa e pura,

ch'a l'aura su la neve ondeggia e vole,

occhi soavi e pi chiari che'l sole,

da far giorno seren la notte oscura,

riso, ch'acqueta ogni aspra pena e dura,

rubini e perle, ond'escono parole

s dolci, ch'altro ben l'alma non vle,

man d'avorio, che i cor distringe e fura,

cantar, che sembra d'armonia divina,

senno maturo a la pi verde etade,

leggiadra non veduta unqua fra noi,

giunta a somma belt somma onestade,

fur l'esca del mio foco, e sono in voi

grazie, ch'a poche il ciel destina.

Pietro Bembo

Continua la lettura di Crin d’oro crespo (Pietro Bembo)

Il canto de li augei de fronda in fronda (Matteo Maria Boiardo)

Il canto de li augei de fronda in fronda

e lo odorato vento per li fiori

e lo ischiarir de' lucidi liquori,

che rendon nostra vista pi ioconda,

son perch la Natura e il Ciel seconda

costei, che vuol che'l mondo se inamori;

cos di dolci voci e dolci odori

l'aria, la terra gi ripiena e l'onda.

Dovunque e' passi move on gira il viso,

fiamegia uno spirto si vivo d'amore

che avanti a la stagione il caldo mena.

Al suo dolce guardare, al dolce riso

l'erba vien verde e colorito il fiore,

e il mar se aqueta e il ciel se raserena.

Matteo Maria Boiardo

Continua la lettura di Il canto de li augei de fronda in fronda (Matteo Maria Boiardo)

All’indomani della rivoluzione d’ottobre

La politica di Lenin e del suo successore fu rivolta a creare uno stato fortemente totalitario attraverso l’uso di un strumento nuovo, le persecuzioni di massa dirette al popolo. Dopo la rivoluzione d’ottobre (con caratteristiche di colpo di stato militare, considerato che l’attacco alla sede del governo venne compiuto da reparti militari), non si ebbero reazioni eccessive. Uno dei primi atti del nuovo governo fu la chiusura dell’Assemblea Costituente, il nuovo parlamento dove i comunisti erano in minoranza, e la repressione dello sciopero dei funzionari dello stato che temevano per la politica antidemocratica dei bolscevichi.

Continua la lettura di All’indomani della rivoluzione d’ottobre

La “vittoria mutilata”

Fra i paesi vincitori della Grande Guerra,
l'Italia fu l'unica ad
entrare in un periodo di profonda crisi dopo la fine del conflitto.
Nonostante la classe dirigente avesse resistito a quattro anni di
guerra, le spese belliche e le perdite umane erano state le cause di un
generale malcontento, la riconversione industriale da industria bellica
a civile stentò e le masse popolari si agitavano fortemente.

Continua la lettura di La “vittoria mutilata”