Tutto ciò che si sa di omero è la leggenda. Incerto è la sua nascita, probabilmente avvenuta a Chio, o a Colofone, oppure a Smirne (per anni la più importante città per motivi linguistici o culturali). Incerta è anche l’origine del suo nome, forse di etimologia non greca: potrebbe derivare da "ho mè horon" ossia " il non veggente" (la leggenda ci descrive infatti Omero come un aedo cieco), ma altri dicono che il suo significato sia quello di "ostaggio" oppure di "raccoglitore".
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De Bello Gallico (Cesare)
"Gallia est omis divisa in partes tres, quarum unam incolunt Belgae, aliam Aquitani, tertiam qui ipsorum lingua Celtae, nostra Galli appellantur."
Così inizia il libro primo dell’ opera scritta da Giulio Cesare a memoria delle guerre condotte in Gallia, con esse giungono a noi anche importanti informazioni sui Galli e sui Germani all’epoca degli avvenimenti. Lo scritto arriva a noi dopo oltre due millenni, in esso possiamo cogliere l’ acume, la sapienza e la strategia che portarono alla conquista della Gallia Stransalpina ad opera di Cesare stesso in nome del Popolo Romano.
Così inizia il libro primo dell’ opera scritta da Giulio Cesare a memoria delle guerre condotte in Gallia, con esse giungono a noi anche importanti informazioni sui Galli e sui Germani all’epoca degli avvenimenti. Lo scritto arriva a noi dopo oltre due millenni, in esso possiamo cogliere l’ acume, la sapienza e la strategia che portarono alla conquista della Gallia Stransalpina ad opera di Cesare stesso in nome del Popolo Romano.
L’Anticristo (Nietzsche)
"Questo libro è riservato a pochissimi. Forse nemmeno uno di essi è ancora nato." Così esordisce lo scritto di Nietzsche. Il nodo fondamentale dell’ "Anticristo" è essenzialmente la connessione tra il cristianesimo (la religione) e il nichilismo. Opera notevole, ingrado di scardinare i luoghi comuni delle sicurezze dell’esistenza stessa. Ribaltando i concetti della religione e della morale Nietzsche rende al lettore un immenso servigio, ponendolo difronte ad uno specchio a due facce ove il nero è bianco e il bianco è nero.
Crepuscolo degli idoli (Nietzsche)
"Götzendämmerung" ovvero "Crepuscolo degli idoli" di Nietzsche, ovvero come si filosofa col martello, ha al suo centro il concetto di décadence. La decadenza nella filosofia (da Socrate), nella religione e nella morale , nella politica (democrazia e socialismo) nell’arte e nella letteratura é condizionata fisiologicamente. Ciò vuol dire che essa é espressione del decadere della vita. Il pessimismo non é il problema, ma solo un sintomo, il nome giusto per esso é nichilismo, ma il nichilismo a sua volta non é la causa ma la logica stessa della décadence. Sotto i nomi più rispettati e venerati, i valori nichilistici, i valori del declino della vita, si sono imposti e dominano la modernità. E il processo di decadenza non può né deve essere arrestato.
Giovanni Verga
Nacque a Catania nel 1840, da una ricca famiglia di proprietari terrieri. A sedici anni compone Amore e patria, I carbonari della montagna (romanzi di ispirazione patriottica). Si iscrisse nel 1858 all’università di Catania ma nel 1861 dovette abbandonare gli studi perché si arruolò alla Guardia Nazionale.
Oscar Wilde
Oscar Wilde lo si può amare, lo si può odiare, ma non vi si può essere indifferente, forse causa di ciò è non solo dato dalla sua produzione letteraria, ma anche e soprattutto dalla sua discussa omosessualità. Ma questo personaggio particolare è soprattutto uno scrittore di talento.
La grande storia della seconda guerra mondiale
In questa opera a carattere storico Martin Gilbert espone i fatti della seconda guerra mondiale, riuscendo molto bene a esporre la situazione della Polonia e degli ebrei sempre più vessati, schiavizzati ed infine trucidati. Meno riuscite appaiono le descrizioni degli scontri bellici, interessanti, ma guastati da un malsano patriottismo anglosassone che inganna in parte il lettore. Documentata riccamente l’opera dei servizi segreti anglosassoni e delle loro vittorie nei confronti delle controparti tedesche. Insomma, una buona opera, che aldilà del patriottismo non si lascia influenzare da sentimenti politici di destra o di sinistra.
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Leggende e Fiabe (Hermann Hesse)
"Leggende e Fiabe" di Hermann Hesse è una lodevole raccolta di leggende e fiabe, tra le preferite da quello che possiamo definire non a torto uno dei maggiori scrittori tedeschi del novecento. Hesse fu insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1946, grande il suo interesse per il misticismo orientale e per gli aspetti dell’ animo umano meno razionali e maggiormente nascosti. Si tratta indubbiamente di un autore sempre attuale, di stimolo anche per i più giovani.
La fattoria degli animali (George Orwell)
La fattoria degli animali (prima edizione: Animal Farm, 1945 Londra) scritto da George Orwell rappresentò una feroce critica armata di acuta satira verso quel certo totalitarismo, che ha avuto in Stalin la sua impersonificazione più dura. Un capolavoro, che dovrebbe insegnarci a guardarci bene dai nostri governanti, passati, presenti e futuri.
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Rabindranath Tagore
Nome anglicizzato di Rabindranatha Thakur. Nasce a Calcutta nel 1861. La sua è una ricca famiglia di intellettuali (il padre era filosofo) e viene mandato in Gran Bretagna per studiare diritto. Torna nel 1878 in India, e qui si afferma come il maggior scrittore dell’era coloniale, pubblicando una vastissima opera che comprende saggi, romanzi, racconti, drammi, diari di viaggio. Nel 1901 fonda nella sua proprietà di Santiniketan la scuola dalla quale, nel 1921, sarebbe nata l’Università internazionale Vißva-Bharati.