Figlia di Giove e di Leda e sorella di Castore e Polluce (i Dioscuri), di
Clitemnestra e di Filonòe, fu considerata, nell'antichità, come la donna più bella.
Clitemnestra e di Filonòe, fu considerata, nell'antichità, come la donna più bella.
Archivi categoria: Mitologia
Eirene
Era, presso i Greci, la divinità che personificava la pace; e Pax essa
si chiamava, infatti, presso i Romani. Era raffigurata da una giovane
donna recante, in una mano, un ramoscello d'olivo con la cornucopia, e'
nell'altra il giovinetto Plutone, simbolo della ricchezza che solo la
pace può produrre.
si chiamava, infatti, presso i Romani. Era raffigurata da una giovane
donna recante, in una mano, un ramoscello d'olivo con la cornucopia, e'
nell'altra il giovinetto Plutone, simbolo della ricchezza che solo la
pace può produrre.
Egle
Una delle figlie di Asclepio, o Escutapio e di Epiòne. Lo stesso nome
ebbe una delle tre ninfe Espèridi, e una delle tre Eliadi: Egle,
Lampèzia e Faetùsa, sorelle di Fetonte le quali ne piansero
sconsolatamente la morte e furono dagli dei mutate in pioppi.
ebbe una delle tre ninfe Espèridi, e una delle tre Eliadi: Egle,
Lampèzia e Faetùsa, sorelle di Fetonte le quali ne piansero
sconsolatamente la morte e furono dagli dei mutate in pioppi.
Egitto
Figlio di Bèlo e d'Anchirroe, fu fratello di Dànao, che ebbe ben
cinquanta figliuole, corrispondenti, per una curiosa simmetria, ad
altrettanti figli maschi di Egitto.
cinquanta figliuole, corrispondenti, per una curiosa simmetria, ad
altrettanti figli maschi di Egitto.
Egisto
Il crudele figlio di Tieste e di Pelopèa, cominciò le sue scelleratezze
uccidendo lo zio Atrèo mentre questi stava celebrando un sacrificio.
uccidendo lo zio Atrèo mentre questi stava celebrando un sacrificio.
Egide
Nome d'uno dei tanti mostri inventati dalla favola, supposto figlio
della Terra, spirante fiamme e devastatore di tutta l'Asia Minore.
Doveva trattarsi, evidentemente, di qualche vulcano in eruzione
personificato dalla superstizione popolare.
della Terra, spirante fiamme e devastatore di tutta l'Asia Minore.
Doveva trattarsi, evidentemente, di qualche vulcano in eruzione
personificato dalla superstizione popolare.
Egida
Così era chiamato l'infrangibile scudo di Giove, che abbagliava pei
suoi lampeggiamenti. Glielo aveva fabbricato Vulcano e da esso era nato
uno degli appellativi di Giove, Egioco. Anche a Minerva esso fu
attribuito, più tardi, e così pure ad Apollo, a Giunone e a Marte.
suoi lampeggiamenti. Glielo aveva fabbricato Vulcano e da esso era nato
uno degli appellativi di Giove, Egioco. Anche a Minerva esso fu
attribuito, più tardi, e così pure ad Apollo, a Giunone e a Marte.
Egesta
Figlia d'Ippotòo, principe troiano, fu da lui abbandonata sopra una
barca, in mare, per esporla al mostro marino che destava il paese.
Spinta da venti favorevoli, essa approdò in Sicilia, dove sposò il dio
fluviale Criniso, dal quale ebbe due figli: Alcèsti e Eolo.
barca, in mare, per esporla al mostro marino che destava il paese.
Spinta da venti favorevoli, essa approdò in Sicilia, dove sposò il dio
fluviale Criniso, dal quale ebbe due figli: Alcèsti e Eolo.
Egeo
Re d'Atene e padre dell'eroe Teseo, ha dato il suo da fare alla
leggenda, secondo la quale. dopo aver sposato Etra, figlia del re
Pitèo fondatore di Trezene, sarebbe stato costretto ad abbandonarla
prima ancora ch'essa si fosse sgravata.
leggenda, secondo la quale. dopo aver sposato Etra, figlia del re
Pitèo fondatore di Trezene, sarebbe stato costretto ad abbandonarla
prima ancora ch'essa si fosse sgravata.
Efialte
Uno dei due figli d'Ifidèmia e di Aloco, che partecipò alla guerra dei Giganti contro Giove.
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