Archivi categoria: Poesia

Vengan quante fûr mai lingue ed ingegni (Gaspara Stampa)

Vengan quante fûr mai lingue ed ingegni,

quanti fûr stili in prosa, e quanti in versi,

e quanti in tempi e paesi diversi

spirti di riverenza e d'onor degni;

non fia mai che descrivan l'ire e' sdegni,

le noie e i danni, che 'n amor soffersi,

perché nel vero tanti e tali fêrsi,

che passan tutti gli amorosi segni.

E non fia anche alcun, che possa dire,

anzi adombrar la schiera de' diletti

ch'Amor, la sua mercé, mi fa sentire.

Voi, ch'ad amar per grazia sète eletti,

non vi dolete dunque di patire;

perché i martir d'Amor son benedetti.

Gaspara Stampa

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Io temo che la mia disaventura (Guido Cavalcanti)

Io temo che la mia disaventura

non faccia s' ch'i' dica: – I' mi dispero – ,

però ch'i' sento nel cor un pensero

che fa tremar la mente di paura,

e par che dica: – Amor non t'assicura

in guisa, che tu possi di leggero

a la tua donna s' contar il vero,

che Morte non ti ponga 'n sua figura – .

De la gran doglia che l'anima sente

si parte da lo core uno sospiro

che va dicendo: – Spiriti, fuggite – .

Allor d'un uom che sia pietoso miro,

che consolasse mia vita dolente

dicendo: – Spiritei, non vi partite!

Guido Cavalcanti

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Deh, perché così tardo gli occhi apersi (Gaspara Stampa)

Deh, perché così tardo gli occhi apersi

nel divin, non umano amato volto,

ond'io scorgo, mirando, impresso e scolto

un mar d'alti miracoli e diversi?

Non avrei, lassa, gli occhi indarno aspersi

d'inutil pianto in questo viver stolto,

né l'alma avria, com'ha, poco né molto

di Fortuna o d'Amore onde dolersi.

E sarei forse di sì chiaro grido,

che, mercé de lo stil, ch'indi m'è dato,

risoneria fors'Adria oggi, e 'l suo lido.

Ond'io sol piango il mio tempo passato,

mirando altrove; e forse anche mi fido

di far in parte il foco mio lodato.

Gaspara Stampa

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Altri mai foco, stral, prigione o nodo (Gaspara Stampa)

Altri mai foco, stral, prigione o nodo

sì vivo e acuto, e sì aspra e sì stretto

non arse, impiagò, tenne e strinse il petto,

quanto 'l mi' ardente, acuto, acerba e sodo.

Né qual io moro e nasco, e peno e godo,

mor'altra e nasce, e pena ed ha diletto,

per fermo e vario e bello e crudo aspetto,

che 'n voci e 'n carte spesso accuso e lodo.

Né fûro ad altrui mai le gioie care,

quanto è a me, quando mi doglio e sfaccio,

mirando a le mie luci or fosche or chiare.

Mi dorrà sol, se mi trarrà d'impaccio,

fin che potrò e viver ed amare,

lo stral e 'l foco e la prigione e 'l laccio

Gaspara Stampa

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Verrà la morte e avrà i tuoi occhi (Cesare Pavese)

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi –
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Cosí li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla.

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Accogliete benigni (Gaspara Stampa)

Accogliete benigni, o colle, o fiume,

albergo de le Grazie alme e d'Amore,

quella ch'arde del vostro alto signore,

e vive sol de' raggi del suo lume;

e, se fate ch'amando si consume

men aspramente il mio infiammato core,

pregherò che vi sieno amiche l'ore,

ogni ninfa silvestre ed ogni nume

e lascerò scolpita in qualche scorza

la memoria di tanta cortesia

quando di lasciar voi mi sarà forza.

Ma, lassa, io sento che la fiamma mia,

che devrebbe scemar, più si rinforza,

e più ch'altrove qui s'ama e disia


Gaspara Stampa

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Altero nido (Gaspara Stampa)

Altero nido, ove 'l mio vivo sole

prese da prima il suo terreno incarco;

onde però va più leggero e scarco

di quel che da tutt'altri andar si suole;

i' vorrei dir, ma non so far parole

di tanti e tanti pregi, onde sei carco;

perché lo stil a l'alta impresa è parco,

e via più a chi t'onora entro e ti cole.

Perciò mi taccio, e prego 'l ciel che sempre

ti serbi un questo lieto e vago stato,

in queste care e graziose tempre;

e renda ognor più chiaro e più lodato

il tuo signor e mio, e ch'i' mi stempre

sempre nel mio bel foco alto e pregiato


Gaspara Stampa

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