Archivi categoria: Poesia

Alba (Federico Garcia Lorca)

Il mio cuore angustiato

avverte alle prime luci

la pena del suo amore

e il sogno di lontananza.

La luce d'aurora reca

una vena di rimpianti

e la tristezza senz'occhi

del midollo dell'anima.

Il sepolcro della notte

innalza il suo nero velo

a occultare nella luce

l'immensa cima stellata.

Che farò su questi campi

raccogliendo nidi e rami,

circondato dall'aurora

e piena di notte l'anima!

Che farò se gli occhi tuoi

hai morti alle chiare luci

e mai sentirà la mia carne

il calore dei tuoi sguardi!

Perchè ti perderei per sempre

in quella limpida sera?

Oggi il mio petto è arido

come una stella spenta.
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Rapimento (Michelangelo Buonarroti)

Gli occhi Un nume in una donna , anzi uno Dio
Per la sua lingua parla;
Ond'io per ascoltarla
Sì mi trasformo ch'io non son più mio.
Or veggio ben, poi ch'io
A me da lei fui tolto,
Quanto a mio danno a me stesso fui caro:
E così imparo aver di me pietate.
D'uno in altro desio
Sì m'innalza il bel volto,
Ch'io veggio morte in ogni altra beltate.
O donna, che passate
Per acqua e fuoco l'alme ai lieti giorni,
Deh, fate ch'a me stesso io pi non torni!

Michelangelo Buonarroti (1475 – 1564)

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Nome non ha (Sibilla Aleramo)

Nome non ha,

amore non voglio chiamarlo

questo che provo per te,

non voglio tu irrida al cuor mio

com'altri a'miei canti,

ma, guarda,

se amore non

pur vero

che di tutto quanto al mondo vive

nulla m'importa come di te,

de'tuoi occhi de'tuoi occhi

donde s rado mi sorridi,

della tua sorte che non m'affidi,

del bene che mi vuoi e non dici,

oh poco e povero, sia,

ma nulla al mondo pi caro m',

e anch'esso,

e anch'esso quel tuo bene

nome non ha.

Sibilla Aleramo (1876-1960)

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Salutala, salutala per sempre (James Joyce)

Salutala, salutala per sempre,
Di addio alla fanciullezza,
Verrò felice Amore a corteggiare
Te e i tuoi modi fanciulli
La cintura che ti fa bella,
Il nastro sulla chioma gialla,
Quando ne avrai udito lannuncio
Dalla cherbica bccina
Per lui comincia piano a sciogliere
Il tuo grembo di fanciulla
E piano a disfare quel nastro
Chè virgineo segno.

James Joyce (1882-1966)

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Sulla spiaggia a fontana (James Joyce)

Piange il vento e piangono le ghiaie,

malfermi i pali della gettata gemono:

un senile mare numera ogni singola

pietra imbellettata di argento.

Dal vento piangente e dal pi freddo

mare grigio io caldo lo avviluppo

e tocco la spalla tremante dallosso sottile

e il suo braccio infantile.

Attorno a noi paura, calante

dallalto ombra di paura: e nel mio cuore

quale interinata, fonda

fitta damore!

James Joyce (1882-1966)

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L’amor mio vestita di luce (James Joyce)

L'amor mio vestita di luce

In mezzo ai meli

Dove i lieti vènti pi bramano

Di correre insieme.

Là dove i vènti lieti restano un poco

A corteggiare le giovani foglie,

L'amor mio va lentamente, china

Alla propria ombra sull'erba;

Là dove il cielo una coppa azzurrina

Rovescia sulla terra ridente,

Va l'amor mio luminoso, sostenendo

Con garbo la veste.

James Joyce (1882-1966)

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