Archivi categoria: Poesia

Parla per me (Emily Brontë)

Deve rispondere la luce del tuo sguardo,

ora che la ragione, con occhi sdegnosi,

irride alla mia piena sconfitta!

La tua lingua di miele deve parlare per me

e dire perché io ti abbia scelto!

La severa ragione viene al giudizio,

vestita delle sue vesti più cupe:

sarai muto tu, mio difensore?

No, angelo radioso, parla per me,

spiega perché io abbia scagliato lontano il mondo.
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L’amore è simile alla rosa di macchia (Emily Brontë)

L'amore è simile alla rosa di macchia,
l'amicizia assomiglia all'agrifoglio:
l'agrifoglio è scuro quando la rosa fiorisce,
ma chi è più costante nella fioritura?
La rosa di macchia è odorosa in primavera,
i suoi fiori estivi profumano l'aria;
ma aspetta che torni l'inverno:
chi si ricorderà della rosa di macchia?
Disprezza allora l'inutile corona di rose
e ricopriti della lucentezza dell'agrifoglio
che – quando dicembre rattrista la tua fronte –
ancora sa mantener verde la tua ghirlanda.

Emily Brontë

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Donne dannate (Charles Baudelaire)

Coricate sulla sabbia come armento pensoso volgono gli occhi verso
l'orizzonte marino e i piedi che si cercano, le mani ravvicinate hanno
dolci languori e brividi amari. Le une, cuori innamorati di lunghe
confidenze, nel folto dei boschetti sussurranti di ruscelli, vanno
riandando l'amore delle timide infanzie e incidendo il legno verde dei
giovani arbusti;

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Passeggiata (Anna Achmatova)

La piuma sfior la cappotta.

Io lo guardai negli occhi.

Languiva il cuore non sapendo nemmeno

La ragione della sua pena.

La sera era calma e immota di tristezza

Sotto la volta del cielo nuvoloso,

E pareva disegnato in inchiostro di China

In un vecchio album il bosco di Boulogne.

L'odore di benzina e le trombe,

Una quiete attenta

Egli di nuovo tocc i miei ginocchi

Con la mano che quasi non tremava.

Anna Achmatova (1889-1966)

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L’amore (Anna Achmatova)

Ora come un serpente acciambellato

Ammalia proprio vicino al cuore,

Ora per giorni interi come un colombo

Tuba sulla bianca finestra,

Ora lampeggia sulla brina smagliante,

Appare nel sopore della violacciocca

Ma sicuro e segreto si allontana

Dalla gioia e dalla pace.

Sa singhiozzare s dolcemente

Nella preghiera dello struggente violino,

Ed terribile indovinarlo

In un ancora sconosciuto sorriso.

Anna Achmatova (1889-1966)

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