Archivi categoria: Poesia

All’amato (Anna Achmatova)

Non mandarmi un colombo,

Non scrivere lettere inquiete,

Non alitarmi in viso col vento di marzo

Ieri sono entrata in un verde paradiso,

Dov' pace per il corpo e l'anima

Sotto la tenda d'ombrosi pioppi.

E di qui vedo la cittaduccia,

Le caserme e garritte del palazzo,

E il giallo ponte cinese sul ghiaccio.

Mi aspetti da tre ore, intirizzito,

Ma non puoi staccarti dall'entrata

E stupisci di tante nuove stelle.

Balzer su un ontano come un grigio scoiattolo,

Correr come timida donnola,

Comincer a chiamarti cigno

Perch il promesso non abbia paura

Nell' azzurra neve vorticante

Di attendere la fidanza morta.

Anna Achmatova (1889-1966)

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In un boschetto trovai pastorella (Guido Cavalcanti)

In un boschetto trovai pastorella:

più che la stella bella al mio parere.

Con la sua verghetta pasturava agnelli;

e, scalza, di rugiada era bagnata.

Cantava come fosse innamorata,

era adornata di tutto piacere.

D'amor la salutai immantinente,

e domandai s'avesse compagnia;

ed ella mi rispose dolcemente

che sola sola per lo bosco ga

e disse: "Sappi, quando l'augel pia,

allor disa il mio cor drudo avere".

Poi mi disse di sua condizione,

e per lo bosco augelli audo cantare;

fra me stesso dicea: "Or stagione

di questa pastorella gi pigliare".

Mercè le chiesi sol che di baciare

e d'abbracciare le fosse in volere.

Per man mi prese d'amorosa voglia

e disse che donato m'avea il core;

menommi sotto una freschetta foglia,

l dove io vidi fior d'ogni colore,

e tanto vi sento gioia e dolzore

che 'l dio d'amore parvemi vedere.

Guido Cavalcanti (1259-1300)

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Nuda sei semplice come … (Pablo Neruda)

Nuda sei semplice come una delle tue mani,

liscia, terrestre, minima, rotonda, trasparente,

hai linee di luna, cammini di mela,

nuda sei sottile come il grano nudo.

Nuda sei azzurra come la notte a Cuba,

hai rampicanti e stelle nei tuoi capelli,

nuda sei enorme e gialla

come l'estate in una chiesa d'oro.

Nuda sei piccola come una delle tue unghie,

curva, sottile, rosea finch nasce il giorno

e t'addentri nel sotterraneo del mondo

come in una lunga galleria di vestiti e di lavori:

la tua chiarezza si spegne, si veste, si sfoglia

e di nuovo torna a essere una mano nuda.

Pablo Neruda (1904-1973)

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