Ah, il mare!
Se potessi ancorarmi
Stanotte in te!
Emily Dickinson (1830-1886)
Continua la lettura di Vogare nell’Eden (Emily Dickinson)
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Ah, il mare!
Se potessi ancorarmi
Stanotte in te!
Emily Dickinson (1830-1886)
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Che sia l'amore
tutto ciò che esiste
È ciò che noi
sappiamo dell'amore;
E può bastare
che il suo peso sia
Uguale al solco
che lascia nel cuore.
Emily Dickinson (1830-1886)
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De gli occhi de la mia donna si move
un lume sì gentil che, dove appare,
si veggion cose ch' uom non pò ritrare
per loro altezza e per lor esser nove:
e de' suoi razzi sovra 'l meo cor piove
tanta paura, che mi fa tremare
e dicer : "Qui non voglio mai tornare"
ma poscia perdo tutte le mie prove:
e tornomi colà dov'io son vinto,
riconfortando gli occhi paurusi,
che sentier prima questo gran valore.
Quando son giunto, lasso!, ed e' son chiusi;
lo disio che li mena quivi è stinto:
però proveggia a lo mio stato Amore.
Dante Alighieri (1265-1321)
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Una
farfalla è volata nel
mio bicchiere di vino,
ebbra si abbandona
alla sua dolce rovina,
remiga senza forze,
ora sta per morire;
ecco, il mio dito
la solleva via.
Così il
mio cuore,
accecato dai tuoi occhi,
felice
affonda nel
denso calice, amore,
pronto a morire,
ebbro del tuo incanto
se un cenno di tua mano
non
compia il mio destino.
Federico
Garcia Lorca (1898-1936)
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Per un istante d'estasi
Noi paghiamo in angoscia
Una misura esatta e trepidante,
Proporzionata all'estasi.
Per un'ora diletta
Compensi amari d'anni,
Centesimi strappati con dolore,
Scrigni pieni di lacrime.
Emily Dickinson (1830-1886)
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C'è un vuoto nel dolore:
Non si può ricordare
Quando iniziò, se giorno
Ne fu mai libero.
Esso è il proprio futuro
E i suoi infiniti regni
Contengono il passato,
Illuminato a scorgere
Nuove età di dolore.
Emily Dickinson (1830-1886)
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La speranza è un essere piumato
che si posa sull'anima,
canta melodie senza parole e non finisce mai.
La brezza ne diffonde l'armonia,
e solo una tempesta violentissima
potrebbe sconcertare l'uccellino
che ha consolato tanti.
L'ho ascoltato nella terra più fredda
e sui più strani mari.
Eppure neanche nella necessità
ha chiesto mai una briciola – a me.
Emily Dickinson (1830-1886)
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Fra le mie dita tenevo un gioiello
Quando mi addormentai.
La giornata era calda, era tedioso il vento
E dissi "Durerà".
Sgridai al risveglio le dita inconsapevoli
La gemma era sparita.
Ora solo un ricordo di ametista
A me rimane
Emily Dickinson (1830-1886)
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O frenetiche notti!
Se fossi accanto a te,
Queste notti frenetiche sarebbero
La nostra estasi!
Futili i venti
A un cuore in porto:
Ha riposto la bussola,
Ha riposto la carta.
Emily Dickinson (1830-1886)
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Io vi ho amata: e ancora forse l'amore
Nell'anima del tutto non ho spento;
Ma che esso non sia per voi tormento;
Non voglio che alcunché vi dia tristezza.
Io vi ho amata in silenzio, senza speranza,
Di timidezza soffrendo, di gelosia;
io vi ho amata davvero, e così teneramente
Come Dio vi conceda d'essere amata da un altro.
Aleksandr Sergeevic Puskin (1799 – 1837)
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