Ad amorem (Matteo Maria Boiardo)

Alto diletto che ralegri il mondo

e le tempeste e i venti fai restare,

l'erbe fiorite e fai tranquillo il mare,

ed a' mortali il cor lieto e iocondo,

se Jove su nel cielo e giù nel fondo

fecisti il crudo Dite inamorare,

se non se vide ancora contrastare

a le tue forze primo né secondo,

qual fia che or te resista, avendo apreso

foco insueto e disusato dardo

che dolcemente l'anima disface?

Con questo m'hai, Signor, già tanto inceso

per un suave e mansueto guardo

che in altra sorte vita non mi piace.


Matteo Maria Boiardo
(1441-1494)

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