Epiteto attribuito ad Artemide (la latina Diana)
in riferimento alle persecuzioni amorose che la castissima dea dovette
subire da Alfèo, dio fluviale del Peloponneso, innamorato follemente di
lei e fermamente
deciso a non lasciarla sfuggire.
in riferimento alle persecuzioni amorose che la castissima dea dovette
subire da Alfèo, dio fluviale del Peloponneso, innamorato follemente di
lei e fermamente
deciso a non lasciarla sfuggire.
Per sottrarsi al suo inseguimento, la
dea non trovò altro mezzo che rendersi da lui irriconoscibile, e non
esitò, per questo, ad impiastricciarsi di fango il viso; e solo cosi
riuscì a fargli perdere le sue tracce
dea non trovò altro mezzo che rendersi da lui irriconoscibile, e non
esitò, per questo, ad impiastricciarsi di fango il viso; e solo cosi
riuscì a fargli perdere le sue tracce