Dunque fìa ver ch'in vece di mercede
il mio fido servir porti dolore?
S'i' vo cercando qual fors'è l'errore,
Amor ben mi risponde, e la mia fede.
Ei dice: – i' non fui colpa, il ciel 'l vede;
ecco le fiamme oneste e 'l puro ardore -.
Ella soggiunge: – ed io questo candore
mostrai senza difetto a chi no 'l crede -.
Risuona in queste voci alto lamento,
e so che non mi vai, poiché non move
l'aspra tiranna, al cui rigor consento.
Cosi de le mie pene antiche e nove
(l'error seguendo) in me pietà non sento
di me, ch'invano la ricerco altrove.
Torquato Accetto (1590-1640)