Anfione

Figlio di Giove e d'Antiope, e fratello di Zète.
Entrambi i fratelli, ch'erano gemelli, nacquero sul Citerone, e furono
allevati da pastori.

Divenuti grandi, uccisero Lico (re di Tebe), che aveva ripudiato la loro
madre per sposare Dirce, la quale, per raggiungere il suo intento,
aveva fatto chiudere in prigione, con false accuse, Antiope. Anfione,
istruito meravigliosamente da Mercurio nel suono della lira, possedeva,
in sommo grado, il senso della musica della quale la tradizione lo
salutava inventore insieme col gemello Zete: e dal suo strumento sapeva
trarre suoni cosi delicati e commoventi che, quando s'accinse a
fabbricare le mura di Tibe le stesse pietrce andarono a collocarsi da
se, le une sulle altre. L'ingegnosa invenzione attesta quale
straordinario potere abbia avuto la musica e la poesia nel dirozzare e
ingentilire, col soffio divino dell'arte, i popoli primitivi. Anfione
fu sposo infelice di Niobe.

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