Consacrati alle divinità. Fra i quadrupedi: Il leone era consacrato ad Efesto – Vulcano; il lupo e il cavallo ad Ares – Marte; la cerva ad Artemide – Diana;
l’agnello ad Era – Giunone; il cervo ad Eracle – Ercole; la troia ad Ecate; l’asino a Priapo; la giovenca ad Iside; la pecora alle Furie; il cane, agli dei Lari o Penati; la lepre e la pantera a Dioniso – Bacco. Fra gli uccelli e i volatili, l’aquila era sacra a Zeus- Giove, ai piedi del quale figurava, tenendo un fulmine fra gli artigli. Ad Era – Giunòne era sacro il pavone, simbolo della vanità ampollosa: ad Apòllo – Fèbo, il corvo ed il cigno. Presso i Greci, gli era anche consacrato lo sparviero, suo sollecito e fido messo. La colomba era il volatile favorito di Afrodite di Venere. Il gallo e la civetta erano consacrati ad Atèna-Pallade- Minerva; ma il gallo, simbolo dell’assidua vigilanza, era caro ad Esculapio. L’oca era sacrificata dai Romani a Priapo; il picco verde era sacro a Marte; la gazza a Dionisio – Bacco; l’alcione a Teti Fra i rettili, il serpente, simbolo della medicina. era sacro ad Apollo e ad Esculapio. L’Idra di lerna, rettile mostruoso, era consacrata ad Ercole, il Drago, infine, era sacro a Minerva