Nel 1938 l’ Anschluss venne favorito dagli appelli demagogici di Adolf Hitler ai nazisti austriaci. I fanatici austriaci agirono quasi totalmente indisturbati istituendo un "regno del terrore", che peggiorò dopo le elezioni vittoriose dell’aprile 1932. Per mettere in scacco il potere dei nazisti austriaci, che pretendevano l’unione con la Germania Nazista, il Cancelliere Engelbert Dollfuss nel 1933 passò al governo per decreto, istituendo quindi un regime di fatto autoritario mettendo fine al Parlamentarismo Austriaco. Il cancelliere austriaco si orientò verso l’Italia Fascista da cui ottenne un appoggio di comodo più formale che reale. L’assassinio di Dollfuss e di molti suoi sostenitori da parte dei nazisti (25 luglio 1934), facilitò il dominio politico e culturale dei nazisti austriaci che non dovettero attendere molto per realizzari i progetti funesti di incorporazione dell’ Austria nelle Germania.
Dopo una lunga campagna politica, influenzata dalle minacce di guerra di Hitler e dal lassismo di Mussolini, un avvocato nazista, Arthur Seyss Inquart, venne nominato Ministro degli Esteri e in seguito Cancelliere d’Austria. Il 12 marzo 1938, la Germania annunciò l’annessione (Anschluss) dell’ Austria, che divenne una provincia tedesca. Questa fusione della nazione tedesca durò fino alla fine della seconda guerra mondiale nel 1945.