Famoso gigante, figlio di Nettuno e di Gea.
Abitava nelle inospiti sabbie della Libia, dove tendeva agguati ai
passeggeri, costringendoli a misurarsi in una ben ineguale lotta con
lui che, tra l'altro, li soverchiava di peso ed aveva sempre il
sopravvento su di loro, uccidendoli, per obbedire a un voto fatto al
padre Nettuno d'innalzargli un Tempio, le cui fondamenta fossero
formate di crani umani. Egli era invincibile, perché anche se
abbattuto, riprendeva dal contatto con la terra sua madre, nuova
vigoria: ma neanche questo gli valse con Ercole che, affrontatolo, e,
con le braccia, sollevatolo in alto per impedirgli l'aiuto materno, lo
strozzò.
passeggeri, costringendoli a misurarsi in una ben ineguale lotta con
lui che, tra l'altro, li soverchiava di peso ed aveva sempre il
sopravvento su di loro, uccidendoli, per obbedire a un voto fatto al
padre Nettuno d'innalzargli un Tempio, le cui fondamenta fossero
formate di crani umani. Egli era invincibile, perché anche se
abbattuto, riprendeva dal contatto con la terra sua madre, nuova
vigoria: ma neanche questo gli valse con Ercole che, affrontatolo, e,
con le braccia, sollevatolo in alto per impedirgli l'aiuto materno, lo
strozzò.