Più tardi identificata con la deità italica di Diana, fu detta figlia di Giove e di Latona e valse a rappresentare simbolicamente la luce lunare, così come il fratello Apollo quella solare.
Moralmente, essa èè la dea della castità e della fedeltà coniugale, gelosa della sua rigida virtù. Artemide era conosciuta e adorata sotto tre differenti rapporti. e cioè: come divinità celeste, terrestre e infernale. Come divinità celeste, essa era la Luna che, con le sue fasi, esercitava una benefica influenza sulla natura, sul succedersi delle stagioni, sui movimenti del mare.
Giove medesimo l’aveva dotata di arco e di frecce, creandola regina dei boschi e delle selve e dandole come ancelle fedeli e ubbidienti sessanta ninfe, figlie dell’Oceano. Era raffigurata in abito di cacciatrice, mezzo nuda, con, sulla fronte una mezzaluna sulla fronte, e armata dell’arco del Turcasso. Come divinità infernale, Artemide prendeva il nome di Ecate, e le si attribuivano tre teste. Divenuta divinità latina, sotto il nome di Diana, ella fu assunta, insieme con Apollo, a protettrice di Roma.
Giove medesimo l’aveva dotata di arco e di frecce, creandola regina dei boschi e delle selve e dandole come ancelle fedeli e ubbidienti sessanta ninfe, figlie dell’Oceano. Era raffigurata in abito di cacciatrice, mezzo nuda, con, sulla fronte una mezzaluna sulla fronte, e armata dell’arco del Turcasso. Come divinità infernale, Artemide prendeva il nome di Ecate, e le si attribuivano tre teste. Divenuta divinità latina, sotto il nome di Diana, ella fu assunta, insieme con Apollo, a protettrice di Roma.