Uno dei formidabili Titani, figlio di Gea e di
Urano era rappresentato con cento braccia, tutte armate di lance e di
scudi, per ripararsi dalle offese di Giove, e con cinquanta teste,
dalle cui bocche vomitava torrenti di fiamme e di fumo.
Urano era rappresentato con cento braccia, tutte armate di lance e di
scudi, per ripararsi dalle offese di Giove, e con cinquanta teste,
dalle cui bocche vomitava torrenti di fiamme e di fumo.
Nella terribile guerra durata ben dieci anni, e mossa dai Titani;
Briarèo fu sconfitto, coi suoi fratelli, nelle officine di Vulcano, dai
Ciclopi: il fulmine; e gli fu imposto sulle spalle l'enorme peso del
monte Etna; o, come vuole una variante della leggenda, fu precipitato
in mare da Nettuno.
Briarèo fu sconfitto, coi suoi fratelli, nelle officine di Vulcano, dai
Ciclopi: il fulmine; e gli fu imposto sulle spalle l'enorme peso del
monte Etna; o, come vuole una variante della leggenda, fu precipitato
in mare da Nettuno.