Uno dei tanti figli di Priamo, il quale, dopo la morte di Paride divenne sposo della bellissima Elena, per sua disgrazia.
Infatti, la perfida greca, calcolando sulla
gelosia di Menelao col quale voleva ormai riconciliarsi, vista la
brutta piega che prendeva ormai l'assedio di Troia, per mostrare
all'antico marito credulone che aveva ancora simpatia per lui, lo
introdusse segretamente, insieme con Ulisse, nella camera coniugale,
abbandonando il povero Deifobo, ignaro del tradimento della moglie,
alle ire, invero poco generose, dei due Greci, che lo trucidarono e
fecero anche scempio del suo cadavere. Con questo nuovo spargimento di
sangue, la bella Elena tornò in grazia di Menelao, che la ricondusse
seco a Sparta.
gelosia di Menelao col quale voleva ormai riconciliarsi, vista la
brutta piega che prendeva ormai l'assedio di Troia, per mostrare
all'antico marito credulone che aveva ancora simpatia per lui, lo
introdusse segretamente, insieme con Ulisse, nella camera coniugale,
abbandonando il povero Deifobo, ignaro del tradimento della moglie,
alle ire, invero poco generose, dei due Greci, che lo trucidarono e
fecero anche scempio del suo cadavere. Con questo nuovo spargimento di
sangue, la bella Elena tornò in grazia di Menelao, che la ricondusse
seco a Sparta.