Antichissima divinità della Terra, il cui mito appare piuttosto stravagante.
Gli antichi, anche prima che fossero ordinate le
gerarchie celesti, lo dicevano creatore del Cielo e della Terra; e gli
Arcadi, che lo adoravano, non ardivano neanche di pronunciare il suo
nome.
Era raffigurato da un vecchio tutto coperto di muschio, pallido,
emaciato e sfigurato nel volto. Si favoleggiava abitasse nelle viscere
della terra, in compagnia del Càos e dell'Eternità e che, stanco alfine
della vita monotona che vi conduceva, e assordato dalle grida di dolore
che emetteva Càos, avesse liberato dal seno di questo antico compagno
della sua squallida solitudine, il dio Pane, le tre Parche, il Cielo,
la Discordia, la Persuasione, la Terra e l'Erebo; e, levatosi in aria,
avesse posto il cielo attorno alla Terra; d'una porzione del fuoco del
fulmine avrebbe composto il Sole cui avrebbe, poi, fatto sposare la
Terra; e, dalla loro unione avrebbe fatto nascere la Notte e il
Tartaro.
gerarchie celesti, lo dicevano creatore del Cielo e della Terra; e gli
Arcadi, che lo adoravano, non ardivano neanche di pronunciare il suo
nome.
Era raffigurato da un vecchio tutto coperto di muschio, pallido,
emaciato e sfigurato nel volto. Si favoleggiava abitasse nelle viscere
della terra, in compagnia del Càos e dell'Eternità e che, stanco alfine
della vita monotona che vi conduceva, e assordato dalle grida di dolore
che emetteva Càos, avesse liberato dal seno di questo antico compagno
della sua squallida solitudine, il dio Pane, le tre Parche, il Cielo,
la Discordia, la Persuasione, la Terra e l'Erebo; e, levatosi in aria,
avesse posto il cielo attorno alla Terra; d'una porzione del fuoco del
fulmine avrebbe composto il Sole cui avrebbe, poi, fatto sposare la
Terra; e, dalla loro unione avrebbe fatto nascere la Notte e il
Tartaro.