Dioscuri

Cioè, grecamente, figli di Giove, sono chiamati dalla leggenda i due
gemelli Castore e Polluce, che Giove avrebbe avuto da Leda con la quale
si sarebbe accoppiato sotto la forma di cigno.

Castore è ricordato come invincibile domatore di
cavalli, Polluce come atleta pugilatore. Presero parte entrambi tanto
alla spedizione degli Argonauti, quanto alla famosa caccia contro il
cinghiale Calidonio, e, infine, contro gli Ascaridi, nella lotta contro
i quali, Castore fu ucciso da Ida – che Giove però, fulminò.
Polluce, che, solo dei due aveva sortito l'immortalità, non sapendo
rassegnarsi a vivere senza l'amato fratello, pregò Giove perché facesse
anche lui partecipe della propria divina prerogativa: e Giove concesse
che i due fratelli vivessero insieme, un giorno sull'olimpo e l'altro
nell'Inferno.
I Dioscuri furono oggetto di venerazione anche in Italia, quali
protettori dei marinai, quando si scatenavano in mare le tempeste; e
anche del com-mercio, dei viaggi e dell'ospitalità. I Dioscuri erano
rappresentati sempruniti, sotto la forma di due bellissimi giovani,
nudi come gli atleti ne giochi olimpici, appoggiati l'uno all'altro.
Altre volte, invece, sono raffigurati nell'atto di reggere per le
redini i loro cavalli, avvolti nella clamide una specie di manto
guerresco. – In loro onore, si facevano molti sacrifici.

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