Figlio di Licurgo (che non va confuso, però, col
grande legislatore spartano), aveva giurato odio eterno a Dioniso –
Bacco e perseguitava, sul monte Nisa, le ninfe che avevano nutrito il
dio quand'era bambino.
grande legislatore spartano), aveva giurato odio eterno a Dioniso –
Bacco e perseguitava, sul monte Nisa, le ninfe che avevano nutrito il
dio quand'era bambino.
Con le mani armate d'una scure, Licurgo abbatteva quante viti gli
cadevano sotto gli occhi ma Bacco, per vendicarsi di lui' fece si che,
un giorno, seme coi tralci d'una vite, tagliasse anche entrambe le
gambe al proprio figlio Dria, ch'era nascosto dietro l'albero; e,
accecato allora dal furore, si mutilasse senza avvedersene. – Lo stesso
nome la leggenda presta ad una ninfa, famosa per la sua castità e
figlia di Fàuno.
cadevano sotto gli occhi ma Bacco, per vendicarsi di lui' fece si che,
un giorno, seme coi tralci d'una vite, tagliasse anche entrambe le
gambe al proprio figlio Dria, ch'era nascosto dietro l'albero; e,
accecato allora dal furore, si mutilasse senza avvedersene. – Lo stesso
nome la leggenda presta ad una ninfa, famosa per la sua castità e
figlia di Fàuno.