Donna, fatta di tutte le mie finzioni riunite,
hai vibrato nei miei nervi come una maest,
piangendo nei sentieri dell'illusione perduta
ho sentito il contatto della tua ignota beltà.
Avvizziti i miei sogni e le mie folli chimere
ti ho forgiata a pezzi celesti e carnali,
come una resurrezione, come una primavera
nella selva di tanti stupidi ideali…
Ho sognato la tua carne divina e profumata,
in mezzo a un morboso torturare del mio essere;
e anche se imprecisa, so come sei, amata,
finzione fatta maest in carne di donna…
Io ti cerco negli occhi di tutte le donne,
ti cerco per mai ho potuto incontrarti,
e c' nel disincanto, l'incanto che sei
o che sarai pi bella di una donna volgare.
Ti sentiranno i miei sogni eternamente mia,
spuntare dalla bruma di tutte le mie tristezze,
come germinatrice di rare allegrie
che ravviveran la fiamma della tua ignota bellezza.
Pablo Neruda (1904-1973)