La grande storia della seconda guerra mondiale

In questa opera a carattere storico Martin Gilbert espone i fatti della seconda guerra mondiale, riuscendo molto bene a esporre la situazione della Polonia e degli ebrei sempre più vessati, schiavizzati ed infine trucidati. Meno riuscite appaiono le descrizioni degli scontri bellici, interessanti, ma guastati da un malsano patriottismo anglosassone che inganna in parte il lettore. Documentata riccamente l’opera dei servizi segreti anglosassoni e delle loro vittorie nei confronti delle controparti tedesche. Insomma, una buona opera, che aldilà del patriottismo non si lascia influenzare da sentimenti politici di destra o di sinistra.

 

 

Martin Gilbert nel suo libro "La grande storia della seconda guerra mondiale" e grazie alle sue oltre 850 pagine è ingrado di offrire una buona panoramica sui fatti della seconda guerra mondiale. Purtroppo però si tratta di un’opera a metà, infatti sarebbero servite almeno altrettante pagine per descrivere meglio i fatti. Sono completamente assenti gli antefatti che portarono all’immane tragedia del secondo conflitto mondiale, e soprattutto la guerra è vista dalla parte inglese e tedesca, vengono così di fatto citati solo nei nomi la presenza in guerra di nazioni come la Romania, la Bulgaria, ecc. ecc.
Curiosa è anche la citazione non isolata di alcuni presunti eroi ingrado di uccidere da soli dozzine di nemici. Si tratta di leggende forse, ma se non altro il modo per uccidere da solo dozzine di avversari senza essere a sua volta colpiti è quello di sparare su nemici disarmati che si arrendono. Tralasciando di criticare troppo un’opera cmq apprezzabile finirò col dire che il buon Martin Gilbert troppo orgoglioso e nazionalista ha scritto questo libro con troppa reverenza per il suo paese.
Pregio indiscutibile del manoscritto sta nell’ ampio rilievo dato all’opera dei servizi segreti durante l’intero conflitto. L’idea che si può realizzare al termine della lettura è il seguente: L’alleanza tra Italia e Germania era troppo sbilanciata. I servizi segreti inglesi battero gli avversari fin da subito evitando la catastrofe quando il suo esercito era in netta inferiorità e dando la vittoria sicura quando le forze era pari. Buone anche le descrizioni delle battaglie tra americani e giapponesi sullo scacchiere pacifico. Motevole risulta anche la documentazione relativa alla situazione ebraica (soprattutto nel Governatorato Centrale e nella Polonia annessa). Scarsa invece è la documentazione sulla situazione francese durante l’occupazione, con le due facce della medaglia (collaborazionismo e resistenza). Si trova una discreta documentazione anche sulle nazioni balcaniche affacciate sul mediterraneo coinvolte nel conflitto.

In conclusione una buona opera nel complesso, da prende con la dovuta cautela nelle citazioni eroiche (soprattutto perchè spudoratamente di parte), ingrado di darci un’infarinatura più che accettabile, l’edizione italiana da me letta è edita da Mondadorinella collana Oscar Storia, un altro pregio è perciò il costo contenuto 13,00 euro di copertina (dal libraio di fiducia un paio di euro di sconto te li fa), ma poi ricordate di approfondire la tematica se siete stati stuzzicati con opere più specialistiche, perchè quegli anni di guerra furono un vero ribollire di fatti e misfatti per cui servirebbero intere biblioteche per raccontatre tutto.

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