Il mio tenero amore
bambino inascoltato
totalmente indifeso.,
cresciuto in solitudine
avverte il vuoto nero
dell'assenza, ignora
la pazienza dell'attesa.
Diafano sogno
crudele tuberosa
da cui affiora
la vetta dell'orgoglio.
M'accora l'ostinato silenzio,
svaluta l'anima
l'elusiva parvenza di passione.
Realtà non verbale
di vana sofferenza.
Mio cuore, vittima
e carnefice se tu duro fossi,
impermeabile come nido
d'alcione, se memore
della cruda illusione,
ragione nutriresti
che non si apprende
la felicità.
Oscar Wilde – Siena, 27 ottobre 1992